“Un gesto sconsiderato, che rinnova oltre ogni limite il dolore per la morte di Federico. Un forte abbraccio a Patrizia e ai suoi familiari”. È il commento che Nichi Vendola affida a facebook per descrivere quanto avvenuto a Ferrara dove, “sotto l’ufficio della mamma del giovane Federico Aldrovandi – prosegue -, un sindacato di polizia ha organizzato un sit-in a sostegno degli agenti condannati per l’omicidio”.
Quella del presidente di Sel è solo una delle centinaia di manifestazioni di sdegno che giungono da politici e comuni cittadini a poche ore dalle polemiche di piazza Savonarola, dove il sindaco Tiziano Tagliani, sceso in strada per chiedere ai manifestanti di spostarsi di qualche decina di metri per evitare inutili polemiche, è stato invitato ad andarsene. Un gesto che ha convinto Patrizia Moretti a scendere in strada con l’immagine del figlio ucciso (vai all’articolo).
Solidarietà a Tagliani per “la sconcertante sceneggiata di Salatto Potito e dei suoi accoliti” arriva anche dallo scrittore Diego Marani: “qui al Parlamento europeo conosciamo bene la sua figura. È un’offesa per tutti noi lasciargli dire che rappresenta l’Europa e qualcuno dovrebbe dirlo alto e forte”.
“Sconvolgente ed inqualificabile” è quanto successo per la presidente della Provincia Marcella Zappaterra -. “Non ci sono altri termini per definire il comportamento dei rappresentanti del Coisp nei confronti del sindaco Tagliani e di Patrizia Moretti”. Mentre proprio domani il consiglio provinciale voterà un ordine del giorno nel quale si porta solidarietà alla nostra testata attaccata proprio dal Coisp (vai all’articolo). “La verità sul caso Aldrovandi – afferma la Zappaterra – è ormai stata stabilita da diverse sentenze e nessuno potrà cambiarla mancando di rispetto alle istituzioni, alla famiglia e ad un’intera città che all’arroganza si è ribellata da tempo. Gli episodi come quello di oggi rischiano di vanificare lo sforzo fatto in questi anni per ricucire una ferita profonda e ristabilire un clima di fiducia, credibilità e collaborazione con le forze dell’ordine nella consapevolezza piena che ad essere condannati devono essere i singoli colpevoli e non l’intero Corpo della Polizia di Stato. Per quanto riguarda l’europarlamentare spero davvero che il suo partito abbia il coraggio di stigmatizzare il suo comportamento”.
Per Roberto Montanari, consigliere regionale del Partito Democratico, la notizia “riempie di indignazione tutti coloro i quali riconoscono nella madre di Federico Aldrovandi una donna che ha legittimamente cercato e trovato giustizia per il proprio figlio ucciso. Occorre ribadire a questi manifestanti, ancora una volta, che non giova a nessuno il “muro contro muro”, che non è prendendo di mira una persona così profondamente colpita che riabilitano la posizione dei loro colleghi riconosciuti colpevoli. Oggi ritengo che il buon senso e la ragione impongano un passo indietro rispetto ai gesti sbagliati, eclatanti e incomprensibili di cui riferiscono i media in queste ore. Davanti a questa provocazione non si può che rispondere: “Siamo tutti Patrizia Moretti””.
“Tagliani ha fatto bene a dichiarare la sua volontà di coinvolgere al più presto Prefetto e Questore sulla vicenda – scrivono Paolo Calvano e Simone Merli, segretario provinciale e comunale del Pd di Ferrara -: non si tratta, infatti, di un episodio archiviabile come normale confronto tra chi la pensi diversamente, ma di cosa ben più grave. La ignobile vicenda di cui Federico Aldrovandi è stato vittima non può continuare a essere ragione per dividersi in due opposte fazioni, a suon di insulti e offese, ma andrebbe assunta come emblema di quello che in uno Stato di diritto non dovrebbe mai accadere. Sarebbe forse questo l’unico modo in cui poter dimostrare alla famiglia Aldrovandi che abbiamo capito la loro battaglia per la giustizia, e alle forze dell’ordine che siamo tutti consapevoli dell’importanza del loro ruolo e della bontà del loro impegno”.
Si è “smarrito il senso della decenza” per Valeria Rustici e Vincenzo Langella, segretari comunali di Sel, che vedono nell’iniziativa del Coisp “una provocazione insopportabile perché rivolta ad una madre che ha subito la perdita più grande, quella del proprio figlio. Uno strappo di una violenza inaudita, un dolore inconsolabile, un vuoto incolmabile, che meriterebbe sole ed esclusivamente rispetto. Quella provocazione quindi ce la prendiamo sulle spalle tutte e tutti noi come cittadini. Non avete offeso solo Patrizia, Federico e la famiglia Aldrovandi. Avete offeso il dolore di un’intera comunità. Abbiate rispetto per la vita e la morte, abbiate rispetto del dolore, abbiate rispetto di un lutto che non può trovare elaborazione alcuna. E se non ne siete capaci abbiate rispetto di quel poco di Giustizia che gli anni sono riusciti a restituire alla famiglia di Federico. Una giustizia insufficiente, perché non c’è sentenza che possa consolare una perdita così grande. Ha ragione Tagliani. Non ci facciamo mettere i piedi in testa nella nostra città”. I vendoliani si augurano che il “ministro Cancellieri colga l’occasione di finire un mandato ministeriale mediocre, dicendo, per una volta, parole chiare di ferma condanna dell’accaduto”.
“Sconcerto” per quanto accaduto arriva anche dall’’Italia dei Valori, che non mette in discussione “il diritto di una sigla sindacale di manifestare il proprio pensiero ma l’atteggiamento dei rappresentanti del Coisp”, che “rappresenta un’inaccettabile offesa alla Città di Ferrara, al suo Sindaco ed alla stessa Polizia di Stato. L’Italia dei Valori nel condannare quanto è avvenuto oggi a due passi dalla residenza municipale esprime piena solidarietà al Sindaco Tagliani ed alla mamma di Federico Aldrovandi”.
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