Tiziano Tagliani va in controtendenza nel rapporto tra amministratori e cittadini. Se ad oggi la sfiducia verso le stanze dei bottoni è generalizzata, con due sindaci su tre bocciati dai propri elettori, il primo cittadino estense ha tutte le ragioni per sorridere, visto che “Governance Poll 2012″, il sondaggio annuale del Sole 24Ore, può vantare un indice di gradibilità pari al 58,5%.
Secondo i dati estrapolati da Ipr-Marketing sul gradimento dei politici locali a livello di intenzioni di voto, Tagliani ottiene il 19° posto nella classifica nazionale, migliorando (anche se nella classifica precedente era al 14°) dello 0,5% rispetto all’anno scorso (vai all’articolo) e dell’1,8 % rispetto all’anno delle elezioni. Tutto questo mentre i colleghi delle altre città italiane perdono in media il 5% dei consensi.
Il sondaggio ha tenuto conto delle risposte alle seguenti domande: “Le chiedo un giudizio complessivo sull’operato del sindaco della sua città nell’arco del 2012”; “Se domani ci fossero le elezioni comunali, lei voterebbe a favore o contro l’attuale sindaco?”.
La percentuale di consenso premia l’Amministrazione Tagliani “che sta portando avanti i propri programmi di mandato – recita una nota del municipio -, nonostante l’emergenza finanziaria delle finanze pubbliche e gli imprevedibili eventi che hanno colpito il territorio”.
“Questo risultato – dice il sindaco – va condiviso con gli assessori, il consiglio comunale e tutti i collaboratori per l’impegno profuso nel raggiungimento degli obiettivi prefissati. Per noi tutti è un riscontro significativo che premia l’intenso lavoro svolto, riconoscendo l’impegno profuso nel risolvere annosi problemi della città e bilanci che hanno ridotto il debito, pur continuando a garantire servizi di qualità”.
Sul podio dei primi cittadini al primo posto c’è Vincenzo De Luca, di Salerno, seguito da Leoluca Orlando di Palermo. Quanto ai governatori di regione al primo posto c’è Enrico Rossi (Toscana), mentre Vasco Errani (Emilia Romagna) ottiene il miglioramento più netto (3,9%) rispetto al voto.
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