Cronaca
19 Agosto 2012
Revocato il divieto di dimora a Montichiari dal gip di Brescia

L’animalista di Green Hill ‘liberata’

di Marco Zavagli | 1 min

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Li hanno visti sotto i portici della Coop di via Modena. Hanno bloccato l'auto in mezzo al parcheggio e sono scesi di corsa. Erano in tre. Uomini di circa 35 anni. Corrono verso due persone, maschi di circa 25 anni. Uno di questi due capisce subito le intenzioni del gruppo e corre verso il supermercato, rifugiandosi al suo interno

Il gip del tribunale di Brescia Marco Cucchetto ha revocato il divieto di dimora a Montichiari a sei delle dodici persone che furono arrestate il 28 aprile a Montichiari (in provincia di Brescia), dopo il blitz che aveva liberato una cinquantina di cani beagle destinati alla vivisezione (vai all’articolo). Tra queste c’è la “ferrarese” Beata Stawycka, 39enne polacca, istruttrice di nuoto, residente a Ferrara da 9 anni (da 15 in Italia).

Beata, così come gli altri attivisti (tutti incensurati), aveva passato due notti in carcere, per poi essere rilasciata dietro la misura cautelare del divieto di dimora. Dopo l’istanza degli avvocati Vittorio Arena e David Zanforlini – nonostante il parere contrario del pm – la misura è stata revocata dopo quattro mesi, anche alla luce del sequestro preventivo e dell’affido dei beagle.

Il giudice motiva la sua decisione considerando che la misura era stata applicata anche nell’ottica di preservare la struttura da ulteriori e eventuali attacchi animalisti. Green Hill, inoltre, nonostante il dissequestro, non è più operativa dopo l’allontanamento dei cani. Fatto che va venir meno il rischio di reiterazione del reato.

Beata Stawicka era stata accusata di rapina impropria, violenza e resistenza a pubblico ufficiale.

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