Copparo
1 Giugno 2012
L'assassino di Ludmilla Rogova è spirato ieri al S.Anna. Dopo aver strangolato la compagna si era sparato al volto

Omicidio via Fermi, è morto anche Frezzati

di Redazione | 1 min

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La vittima, Liudmyla Ragova

Copparo. E’ morto ieri all’ospedale S.Anna di Ferrara, dov’era ricoverato in Rianimazione in gravissime condizioni, il 65enne copparese Giuliano Frezzati che mercoledì avrebbe ucciso strangolandola la sua compagna ucraina Ludmilla Rogova, di 43 anni, prima di spararsi al volto nel tentativo di suicidarsi (vai all’articolo). Un tentativo che sembrava essere fallito, dato che il pensionato copparese era riuscito miracolosamente a sopravvivere al colpo di pistola, nonostante le sue condizioni risultassero gravissime. Condizioni che si sono aggravate ulteriormente ieri sera portando l’uomo alla morte.

Per gli inquirenti il caso risulterebbe chiaro. I motivi del terribile gesto del 65enne sarebbero infatti da ricondurre a un dissapore avvenuto nel corso della relazione tra Frezzati e la donna, che da qualche anno vive in Italia sola, a Copparo (la 43enne uccisa non abitava tuttavia con il compagno in via Fermi 1), lavorando come badante. L’ora della sua morte è fatta risalire dagli inquirenti tra le 15.30 e le 16, anche se la scoperta del tragico gesto è avvenuto verso le 19 da parte dei familiari dell’uomo.

Sul corpo della donna verrà disposta l’autopsia, di cui si occuperà il medico legale Marinelli.

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