Politica
29 Aprile 2012
Il consigliere comunale Rendine (Fli) ieri in piazza per la raccolta firme di due petizioni da trasformare in proposte di legge

Un megafono contro i ‘delinquenti della politica’

di Redazione | 2 min

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“Vi chiediamo di aderire. È facile lamentarsi dicendo che non cambia mai niente, quando voi per primi non fate niente per cambiare. In questo modo siete ugualmente responsabili”.

Ha sferzato i passanti così, al megafono, il consigliere comunale Francesco Rendine nel pomeriggio di ieri, in occasione del secondo fine settimana che il suo partito (Fli) dedica alla raccolta di firme in calce a due petizioni popolari (http://www.estense.com/?p=212485). La prima chiede ai partiti di impegnarsi a “non candidare e a non indicare per la nomina ad incarichi pubblici quanti siano stati condannati, anche in via non definitiva, per i reati di associazione per delinquere – sia normale che di stampo mafioso – peculato, malversazione, concussione, corruzione, turbativa degli appalti, frode nelle pubbliche forniture, estorsione, usura e traffico illecito di rifiuti”. La seconda chiede invece che chi è stato condannato per uno o più di quegli stessi reati sia “allontanato definitivamente dal pubblico ufficio”. Le petizioni si trasformeranno a Roma in proposte di legge da depositare alle Camere.

“Ciascuno può dare il proprio contributo con una firma – ha concluso Rendine –. Noi chiediamo il vostro aiuto perché, a differenza di chi parla senza produrre atti concreti, garantiamo che, con le vostre firme, i delinquenti usciranno dalla politica”.

La raccolta continuerà i prossimi sabati e domeniche, dalle 16 alle 19, a Ferrara sotto il volto del Cavallo e a Cento in piazza Guercino. Firme anche a Comacchio, in concomitanza con la campagna elettorale. Nel capoluogo lo scorso fine settimana si è raggiunto il centinaio di firme.

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