Politica
16 Aprile 2012
Petizioni di Futuro e libertà per liste e incarichi pubblici ‘puliti’

Via i corrotti dalla politica

di Redazione | 3 min

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Primo maggio. Tagliati (Cgil): “Costruire insieme un’Europa di Pace, Lavoro e di Giustizia Sociale”

Nella data in cui si ricorda che il lavoro "è la condizione fondamentale di dignità delle persone" e la "condizione necessaria per poter realizzare il proprio progetto di vita", Veronica Tagliati dalla piazza di Argenta rimarca che "come Cgil, Cisl e Uil abbiamo voluto dedicare quest’anno il 1° maggio ad un sogno, il sogno di Costruire insieme un'Europa di Pace, Lavoro e di Giustizia Sociale”

Nella foto, da sinistra: Enrico Brandani e Vittorio Lodi

“È un dato di fatto il distacco abissale tra la politica e i cittadini”. Comincia con questa incontestabile constatazione il consigliere comunale Enrico Brandani. E prosegue: “il 50% di loro non intende andare a votare, e meno del 10% ha fiducia nei partiti”. Anche per discutere di questo sono stati chiamati a raccolta sabato mattina dal coordinatore nazionale di Futuro e libertà Roberto Menia e dal presidente della Camera Gianfranco Fini, “i quali ci hanno detto che in questo momento è facile fare demagogia e populismo per ottenere lo 0,5% in più”. Da fare, piuttosto, ci sarebbe altro, ossia “la buona politica, quella che pensiamo sia la nostra, fatta per la comunità”.

Sono convinti di avere le carte in regola, i finiani: “avemmo il coraggio di uscire da un soggetto politico di governo – ha ricordato ancora Brandani riferendosi allo strappo dal Pdl del 2010 –, e oggi non riceviamo alcun finanziamento pubblico, mentre a livello locale abbiamo rinunciato alle poche centinaia di euro concesse ai gruppi consiliari, e non abbiamo mai chiesto rimborsi spese”.

Una buona politica che ai cittadini chiedono dunque di “riconoscere”, facendosi forti anche dell’ultima iniziativa in questo senso, discussa a livello nazionale sempre sabato scorso a Roma: la raccolta firme per due petizioni popolari (obiettivo un milione) che alle Camere si tradurranno in progetti di legge, e a livello locale saranno presentate come ordini del giorno nei Consigli comunali in cui Fli siede (già oggi in quello del capoluogo).

Cosa chiedono? Visto che “la corruzione costa secondo la Corte dei Conti 60 miliardi – sostiene Brandani –, una cifra con cui si potrebbero tagliare le tasse e mettere in regola i conti pubblici, visto che è inferiore all’importo del Salva Italia”, la prima petizione domanda ai partiti di impegnarsi a “non candidare nelle loro liste, e a non indicare per la nomina ad incarichi pubblici, quanti siano stati condannati, anche in via non definitiva, per i seguenti reati: associazione per delinquere, si anormale che di stampo mafioso, peculato, malversazione, concussione, corruzione, turbativa degli appalti, frode nelle pubbliche forniture, estorsione, usura e traffico illecito di rifiuti”. La seconda chiede che chi è stato condannato per uno o più di quegli stessi reati sia “allontanato definitivamente dal pubblico ufficio”.

Per queste proposte Fli raccoglierà le firme a partire dai prossimi sabati e domeniche: dalle 16 alle 19, a Ferrara sotto il Volto del Cavallo e a Cento in piazza del Guercino. A Comacchio l’operazione prenderà il via dopo la campagna elettorale.

A livello nazionale, altre proposte sono la rinuncia, da parte dei partiti, alla prossima tranche del rimborso (100 milioni), e il dimezzamento della cifra complessiva, “senza però abolirla, perché la politica fatta per i cittadini e per il bene comune ha un costo, e senza un finanziamento pubblico la fa, come accaduto di recente – scontato il riferimento – solo chi ha soldi”. Ancora: possibilità per i privati di detrarre dall’imponibile le donazioni ai partiti e certificazione dei loro bilanci.

Tornando a Ferrara, e a Fli, nell’agenda del partito c’è la direzione convocata per domenica sera a Portomaggiore e, di già, l’organizzazione della consueta Festa tricolore a Mirabello. “Comincerà il primo settembre – ha comunicato Vittorio Lodi, presente alla conferenza così come Francesco Rendine e Michele De Palo –, nello stesso spazio dello scorso anno, e la faremo durare due giorni in meno per inviare un segnale di sobrietà”. L’intervento di Fini è fissato per il 9.

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