Si è concluso con otto condanne il processo che ha fatto seguito alla maxi operazione Vortice 1 dei carabinieri di Ferrara che nel febbraio del 2008 scoprirono un vasto traffico di cocaina che da Ferrara riforniva mezza Italia. Le indagini erano partite da un episodio quasi anonimo, nel copparese. Era il luglio 2006 e nemmeno gli stessi inquirenti si aspettavano che davanti a loro si stava per scoperchiare quella che poi apparve come un’associazione a delinquere molto ben strutturata.

Per competenza le indagini erano passate alla Direzione distrettuale antimafia di Bologna e proseguite sotto il coordinamento del pm Nicola Proto della procura di Ferrara. È così che dopo un anno di intercettazioni e pedinamenti i carabinieri hanno messo le mani su un gruppo criminale che riusciva a movimentare (e anche molto velocemente, da qui il nome dell’inchiesta) fino a cinque chili di cocaina ogni 15 giorni.

L’organizzazione composta da italiani e albanesi aveva il suo vertice a Modena, con legami molto ben sviluppati a Ferrara e a Copparo. Le altre cellule erano in provincia di Teramo, a Verona, Padova, Forlì, Perugia. Gli spacciatori si incontravano nella città emiliana, qui prendevano la droga per poi smerciarla nei territori di competenza.

Ieri il tribunale collegiale di Ferrara ha emesso pene dai 3 ai 14 anni. Sono stati condannati  Alexander Kukalla e Clarion Nushi a 14 anni, Erion Nushi a 8, Bledar Erapushi e Vitali Letnev a 5, Anna Snadova a 4 anni e 6 mesi, Armando Nicola Papa a 4 anni e 5 mesi e Patrizia Selvatici a 3 anni.