Argenta
26 Gennaio 2021
Il Comune ha stanziato oltre 1.500 euro per ricostruire il cippo abbattuto da un'auto la scorsa estate

Stanziati i fondi per ricostruire il cippo di Anita

di Redazione | 2 min

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25Aprile. “La libertà è come l’aria: ci si accorge di quanto vale quando comincia a mancare”

“La libertà è come l’aria: ci si accorge di quanto vale quando comincia a mancare, quando si sente quel senso di asfissia che gli uomini della mia generazione hanno sentito per vent’anni, e che auguro a voi di non sentire mai”. 

È con le parole di Piero Calamandrei – tra i padri fondatori della Costituzione – che il sindaco Alan Fabbri apre il suo intervento durante la celebrazione del 25 aprile, dopo l’alzabandiera e il picchetto d’onore. 

di Giada Magnani

La scorsa estate è stato abbattuto in un incidente: da un’auto insomma, che finita fuori strada l’ha distrutto, demolito. Ed ora il comune ha stanziato oltre 1.500 euro per ricostruirlo, anche col contributo risarcitorio di una assicurazione.

Parliamo del cippo posto sul ponte del fiume Reno, in via Montecatina, ad Anita, a menzione di una battaglia tra partigiani e fascisti. Una frazione di Argenta questa dedicata all’eroina dei due mondi. Qui infatti la giovane moglie e compagna di tante battaglie di Garibaldi, di origini brasiliane, in fuga verso Venezia, e di passaggio in questi luoghi delle valli comacchiesi, morì colpita da malaria. Morì poco distante, in una casa colonica (ancora oggi visitabile) della vicina Mandriole, in provincia di Ravenna, a due passi dal mare. Ma il suo nome è stato dedicato ad una particolare specie di rosa messa a dimora nel giardinetto della piazza centrale, ad Anita appunto, dove sono posizionati anche la lapide e la stele dedicati alla pace e ai caduti. Che, come il suddetto cippo, e altri ancora, rientrano anch’essi in un piano di valorizzazione incentrato in un ampio progetto messo in campo dal comune, consulta cittadina, associazione “Destinazione turistica Romagna” e Auser per celebrare la nascita, avvenuta nel 1939, di questa località argentana intesa come “Città del ‘900”.

Si tratta di una serie di iniziative che avrebbero dovuto coincidere col 75° anniversario della liberazione del paese (7 aprile 2020) per concludersi poi con le già passate festività natalizie. Ma causa Covid le commemorazioni sono state rinviate al 2021.

Obiettivo degli organizzatori, ambientato in tale contesto: “Ricordare questa epopea con la valorizzazione di tutto ciò, luoghi, edifici, cimeli e monumenti, che segnano il filo della memoria e della continuità storica: dal Risorgimento, al riscatto per il lavoro nelle bonifiche, dalla fondazione fino alla lotta di Resistenza, facendo proprio il sentimento intergenerazionale di un’eroicità civile che la comunità ha ereditato, coltiva e condivide quotidianamente”.

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