“La recente moratoria del sindaco Fabbri sull’installazione di ripetitori a radiofrequenza sembra guidata, più che da reali preoccupazioni sulla salute dei cittadini, dal desiderio di raccogliere voti negli ambienti no5G”.

È il commento di Italia Viva Ferrara alla recente delibera della giunta leghista di Ferrara, che sospende fino al al febbraio 2021 le nuove concessioni per l’installazione di impianti fissi di telefonia nel Comune di Ferrara.

“Non si capisce infatti quali saranno i compiti degli esperti qualificati e delle ditte di consulenza volute dal sindaco – continua Italia Viva -. L’installazione degli apparati radio per le telecomunicazioni risulta già sottoposta a precise norme di legge. Norme che, e immaginiamo che il sindaco lo sappia bene, sono tra le più restrittive d’Europa”.

E poiché è improbabile che i consulenti esterni lavorino a titolo gratuito, “temiamo fortemente che i soldi dei cittadini verranno spesi per accertare l’ovvio, ovvero che le installazioni saranno consentite solo se soddisferanno le emissioni previste dalla legge, come è sempre avvenuto nel passato ma senza costi extra per i cittadini”.

“Nonostante l’azione venga sbandierata come un atto di salvaguardia della salute pubblica – concludono i renziani -, l’impressione è che il contributo degli esperti si ridurrà alla semplice analisi dell’impatto architettonico di nuove installazioni nel centro storico, producendo un intollerabile ritardo nello sviluppo di questa tecnologia in tante aree periferiche della città”.