Argenta
22 Settembre 2018
Si erano spacciati per addetti del servizio idrico ma le vittime non ci cascano

Tentata truffa ad anziani, malviventi in fuga

di Redazione | 2 min

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25Aprile. “La libertà è come l’aria: ci si accorge di quanto vale quando comincia a mancare”

“La libertà è come l’aria: ci si accorge di quanto vale quando comincia a mancare, quando si sente quel senso di asfissia che gli uomini della mia generazione hanno sentito per vent’anni, e che auguro a voi di non sentire mai”. 

È con le parole di Piero Calamandrei – tra i padri fondatori della Costituzione – che il sindaco Alan Fabbri apre il suo intervento durante la celebrazione del 25 aprile, dopo l’alzabandiera e il picchetto d’onore. 

di Giada Magnani

San Biagio. Ferie finite anche per ladri e truffatori. Che sono tornati anch’essi al lavoro: al crimine per intenderci. Dopo vari tentativi falliti di furto tra Boccaleone e San Biagio, è andata invece bene ai banditi che hanno messo a segno un colpo in un’abitazione di Argenta. Mentre tornano in azione anche gli specialisti in raggiri.

E’ il caso di ieri ad esempio (venerdì 21 settembre) avvenuto in una casetta di via Ferrieri a San Biagio, dove vivono due pensionati: un uomo e una donna rispettivamente di 86 e 90 anni, questi ultimi appena compiuti. Ebbene, intorno alle 11 un individuo, apparentemente un 30enne, scende da una Fiat Grande Punto nera, apre il cancello del cortile e bussa alla porta. Presentandosi come addetto dell’azienda che eroga il servizio idrico, entra, con la scusa di dover controllare i rubinetti dell’acqua. Ma si trattava di un pretesto.

Il vero obiettivo era rubare soldi e preziosi. Non c’è comunque riuscito. I due nonnetti non ci cascano. E per fugare i loro sospetti chiamano la figlia e il genero, dirimpettai. Che accorrono subito mandando all’aria il piano da cronaca nera. Il sedicente addetto alle verifiche degli impianti idrici, sentendosi scoperto, scappa alla svelta. Sale sulla vettura, a bordo della quale erano rimasti due complici a fare da palo, e tutti e tre se la battono velocemente, nonostante vani tentativi di fermarli.

Arrivano i carabinieri, che hanno raccolto l’sos, e avviano le indagini, supportate dal numero di targa della macchina e da eventuali filmati delle telecamere di videosorveglianza, installate in alcune abitazioni vicine.

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