Economia e Lavoro
18 Novembre 2017
"Bene l'Osservatorio sulla sicurezza che fa della tutela della salute e della sicurezza investimento etico"

Cgil. Gli svantaggiati si ammalano, ancora troppo il lavoro irregolare

di Redazione | 3 min

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Il futuro del lavoro agricolo passa dal “Sistema Agricoltura Ferrara”

Ferrara si dota del "Sistema Agricoltura Ferrara". Bandi e assicurazioni, utilizzo di fitofarmaci, lavoro agricolo e contrasto al caporalato. Questi sono solo alcuni dei temi presenti nel documento strategico sull'agricoltura, redatto per la prima volta dal Comune di Ferrara in sinergia con tutte le associazioni di categoria e le grandi aziende agricole del territorio

di Simone Pesci

Dopo i dati forniti dalla prefettura riguardanti l’andamento degli infortuni sul lavoro degli anni 2015 e 2016, la Cgil Ferrara lancia l’allarme sulla condizione dei soggetti che non riescono a raggiungere il benessere psichico-fisico. Ovvero quelli che vivono in condizioni svantaggiate a causa di diversi fattori quali la disoccupazione, il minor accesso alle cure gratuite, la difficoltà ad ottenere protezioni assicurative, che vanno ad associarsi ai rischi individuali corsi nel vivere in ambienti meno salubri.

Un mix che, secondo Riccardo Grazzi – segreteria confederale Cgil -, crea una relazione fra “svantaggio sociale e diseguaglianze di salute”, in quest’ottica è negativo “il taglio di più di  500 milioni per il Servizio sanitario nazionale”. Un taglio che potrà far venir meno il livello essenziale a carico del Ssn e il livello integrativo per la tutela a carico dell’Inail, “che copre il 41,2% della popolazione italiana, con 23 milioni di assicurati”.

Lavoro e salute un binomio inscindibile per Grazzi: “Il 75% di disoccupati secondo una ricerca bolognese presenta sintomi piscofisici; il 25% dice che non ce la fa più ad andare avanti e il 45% ha dichiarato di aver subito un peggioramento delle condizioni famigliari”.

Un’altra spada di Damocle è rappresentata dal lavoro non assicurato, irregolare, con l’Itl che, sul territorio ferrarese, ha registrato “770 aziende irregolari su 1463 controllate, di cui 69 sospese”, che si traducono in “860 lavoratori coinvolti nelle aziende sanzionate”, di cui “362 in nero, dipendenti che non hanno voce, che non si possono ammalare e infortunare perché non esistono”.

Grazzi poi mette nel mirino le Cooperative: “Nel 2016 21 su 21 controllate erano irregolari, 275 lavoratori avevano rapporti di lavoro illegittimi, 8 in nero e 21 somministrati contro legge”. Nel primo semestre del 2017 la musica non è cambiata, perché “21 su 24 controllate sono state giudicate irregolari”.

“Preoccupanti – spiega Maria Lisa Cavallini, coordinatrice Rls-Rlst Cgil Ferrara – le risposte derivanti dalla tutela dei lavoratori che denunciano infortuni sul lavoro e le malattie professionali. Nel 2016 solo il 64,57% degli infortuni è stato definito positivamente, e solo il 53,8% è stato indennizzato. Per le malattie professionali solo il 25,63% è riconosciuto e solo il 16,77% è stato indennizzato”.

Sugli infortuni mortali denunciati nel 2016 si registra un aumento del 23% rispetto l’anno precedente, però su 16 denunciati 7 non sono stati riconosciuti, “una cosa che scuote le coscienze” commenta Grazzi.

Grazzi e Cavallini chiedono quindi alle aziende di “testare le proprie capacità di maturità e della cultura organizzativa del lavoro”, e promuovono i patti territoriali e l’Osservatorio provinciale sul lavoro “che aumenta la consapevolezza e richiama alla tutela della salute e della sicurezza come un investimento etico”.

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