Economia e Lavoro
4 Ottobre 2017
Risparmiatori ferraresi e No Salvabanche aderiscono alla manifestazione nazionale per chiedere rimborso totale e accertamento delle responsabilità

Azzerati Carife a Roma per la giornata del risparmio tradito

di Redazione | 2 min

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Oltre cento persone al corteo organizzato dal centro sociale La Resistenza. Dal parco Coletta a piazza Castello studenti e lavoratori di ogni età hanno intonato insieme “Bella Ciao” e altri canti antifascisti.

25Aprile. “La libertà è come l’aria: ci si accorge di quanto vale quando comincia a mancare”

“La libertà è come l’aria: ci si accorge di quanto vale quando comincia a mancare, quando si sente quel senso di asfissia che gli uomini della mia generazione hanno sentito per vent’anni, e che auguro a voi di non sentire mai”. 

È con le parole di Piero Calamandrei – tra i padri fondatori della Costituzione – che il sindaco Alan Fabbri apre il suo intervento durante la celebrazione del 25 aprile, dopo l’alzabandiera e il picchetto d’onore. 

Risparmiatori Azzerati di Carife, No Salvabanche e Vittime del Salvabanche marciano su Roma per la giornata nazionale del risparmio tradito. La delegazione ferrarese sarà in trasferta nella capitale, mercoledì 4 ottobre, per aderire alla grande manifestazione indetta dal Coordinamento Nazionale delle Associazioni dei Risparmiatori.

Al ritrovo, fissato alle 11 in piazza Montecitorio, sono attesi gli azzerati, oltre che della Cassa di Risparmio di Ferrara, di Banca Popolare di Vicenza, Veneto Banca, Banca Popolare Etruria e del Lazio, Banca Marche e Cassa di Risparmio di Chieti che rivogliono i loro risparmi.

“Il risparmio tradito va risarcito, il credito deteriorato va analizzato” sarà appunto uno degli slogan declamati durante la protesta per chiedere di riavere indietro i propri soldi, di accertare le responsabilità degli organi di vigilanza (Banca d’Italia e Consob in primis) e di “chi ha sbagliato, che deve pagare”.

I risparmiatori traditi sollecitano il parlamento e il governo a istituire un fondo delle vittime da reati societari degli amministratori bancari, da finanziare con i  2 miliardi di euro dei conti dormienti già disponibili nel conto dello Stato, e a ristabilire l’articolo 47 della Costituzione che, lo ricordiamo, recita così: “La Repubblica incoraggia e tutela il risparmio in tutte le sue forme; disciplina, coordina e controlla l’esercizio del credito. Favorisce l’accesso del risparmio popolare alla proprietà dell’abitazione, alla proprietà diretta coltivatrice e al diretto e indiretto investimento azionario nei grandi complessi produttivi del Paese”. Solo così il 4 ottobre, giorno di protesta e sensibilizzazione, potrà trasformarsi in una “festa di inizio di tutela dei risparmiatori”.

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