Economia e Lavoro
7 Settembre 2017
I No Salvabanche si preparano per Roma: “Vogliamo indietro i nostri risparmi altrimenti qua finisce male”

Azzerati verso la giornata del risparmio tradito: “Siamo incazzati veramente”

di Redazione | 3 min

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Arrabbiati ma uniti verso la giornata nazionale del risparmio tradito. È questo lo spirito con il quale i No Salvabanche ed altre associazioni e gruppi di risparmiatori veneti si avvicinano alla manifestazione romana del 4 ottobre (che si terrà in piazza Montecitorio) accusando, con vere e proprie bordate, il Partito Democratico ed in particolare il segretario Matteo Renzi ed il consigliere economico di palazzo Chigi Luigi Marattin.

“Vogliamo indietro tutto ed il rispetto dell’articolo 47 della Costituzione italiana altrimenti qua finisce male” tuona Milena Zaggia, spiegando che la manifestazione romana sarà l’occasione per mostrare “uno spirito di unione vero a differenza di quello che succede nei partiti che si stanno scindendo di continuo. Saremmo una spina nel fianco fino a che non riavremmo i nostri soldi in tasca”. Secondo la portavoce dei No Salvabanche “già da questa legislatura rivogliamo indietro i nostri soldi. Nella finanziaria devono assolutamente trovare i fondi per i risparmiatori azzerati”.

“Assistiamo ad un continuo aumento dei suicidi e la gente sta iniziando ad abbandonare le banche ed il risparmio” prosegue Zaggia, affermando inoltre che, come associazioni dei risparmiatori, “stiamo battendo su una cosa che dà molto fastidio. Ci hanno sottratto un pezzo di vita e per questo siamo incazzati veramente”. E ancora: “Tutto quello che hanno promesso lo hanno mantenuto sulla base di nostre pressioni e per questo continueremo – polemizza la portavoce dei No Salvabanche -. Fa arrabbiare vedere che il Pd a Ferrara si è schierato un po’ da una parte ed un po’ dall’altra (il riferimento è alle differenti opinioni di Bratti e Marattin sulla risposta di Matteo Renzi a Giovanna Mazzoni, ndr)”.

A dare manforte a Milena Zaggia ci pensa Antonio Alia subito dopo: “Non è solo la speranza che ci fa muovere ma anche la rabbia. La rabbia e l’incazzatura è verso la classe dirigente ed in particolare sul Pd che ha preferito le banche ai risparmiatori. Se questa legislatura non ci darà le risposte che chiediamo peggio per loro, noi li contesteremo ancora e replicheremo colpo su colpo”.

“Andremo a Roma con uno spirito attivo e costruttivo, chiedendo riguardo e rispetto per le persone e per i principi del risparmio” sottolinea invece Giovanna Mazzoni, la più acclamata nel gruppo dopo la contestazione al segretario Pd alla Festa dell’Unità di Bologna. E la stessa signora non risparmia una stoccata diretta proprio a Matteo Renzi: “Non pensi che sono fuori di senno – dichiara Mazzoni -. Vogliamo una soddisfazione al 100% sia a livello economico che morale”.

Chiede invece a gran voce “un confronto diretto ai parlamentari e rappresentanti Pd” Luigi Ciannilli, sostenendo che “gli speculatori, di cui parlano Marattin e Renzi, non acquistano azioni Carife ma compra quelle di Pirelli, Fiat o delle Generali. Quelli che abbiamo perso nella vicenda bail in sono soldi depositati lì da 30 anni”.

Non poteva mancare un accenno polemico anche alla vicenda della contestazione a Renzi alla Festa dell’Unità bolognese: “Ci hanno sottratto anche la nostra bandiera in quella circostanza – conclude Zaggia -. Ho già chiesto a Marattin il rimborso o la restituzione anche di quella”.

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