“130mila risparmiatori chiedono indietro i loro soldi, noi non abbiamo rubato, voi avete rubato. Voglio i miei soldi indietro”. “Voi avete rubato lo dice a sua sorella, si metta a sedere”. È il botta e risposta andato in scena questa mattina tra Giovanna Mazzoni, ferrarese portabandiera degli Azzerati Carife, e Matteo Renzi.
L’occasione è stata la presentazione del libro “Avanti” del segretario del Partito democratico alla festa dell’Unità di Bologna.
Alla festa ha tentato di partecipare anche una delegazione degli Azzerati Carife. Gran parte dei risparmiatori però è stata bloccata all’entrata dal servizio d’ordine “senza nessuna legittima giustificazione”, come lamentano in una nota i diretti interessati. “Nonostante la rigida selezione all’ingresso – prosegue il comunicato -. alcuni di noi sono riusciti ad entrare e quando Matteo Renzi ha iniziato a raccontare le sue fandonie sulla crisi bancaria, pensando di trovarsi davanti la solita claque ben ammaestrata, una risparmiatrice dei No salvabanche si è alzata per contestare la bugie che Renzi credeva di poter spacciare in pubblico e per rivendicare il rimborso totale per tutti i risparmiatori espropriati”.
La risparmiatrice è, appunto, Giovanna Mazzoni, che si è alzata dal mezzo della platea con lo striscione degli Azzerati, gridando e chiedendo di risarcire gli ex risparmiatori stritolati dal meccanismo del decreto salva-banche. Subito si è attivato il servizio di vigilanza, che ha raggiunto la donna per accompagnarla all’uscita. “No lasciatela qui, non dimenticate che noi svolgiamo una funzione sociale”, ha detto Renzi per evitare l’allontanamento, invitando la Mazzoni a sedersi: “signora stia con noi, se sta con noi parliamo, le immagini le han fatte, han fatto la foto, ora stia tranquilla”.
Oltre ad essere allontanata, alla risparmiatrice “è stata anche sottratta la bandiera della nostra lotta – lamentano gli Azzerati – che con grande determinazione e coraggio ha sventolato in faccia al principale responsabile dell’azzeramento dei risparmiatori”.
“Le battute – prosegue la nota – che Renzi ha rivolto a Giovanna (“rubati i soldi lo dice a sua sorella”) e le sue bugie ( “l’unico rapporto che ho con le banche sono due mutui”) mostrano soltanto l’arroganza del potere difronte alle nostre rivendicazioni. Il suo tentativo di liquidarla – sicuro che tanto sarebbe intervenuta la polizia per riportare l’ordine nel teatrino che aveva organizzato – e lo schieramento di polizia all’ingresso sono tutti segnali che dimostrano l’incapacità, il nervosismo e la paura che circolano nel Pd (B), il Partito delle Banche. Renzi non è solo un semplice cliente delle banche con due mutui è soprattutto una marionetta al loro servizio. Se Renzi e il PD pensano di poter nascondere la verità soltanto perché hanno al proprio servizio i funzionari di Polizia e i mass media si sbagliano”.
Gli Azzerati Carife assicurano che “continueremo a prendere parola, a rovinargli la festa, come abbiamo fatto oggi, perché con noi ci sono 500mila famiglie espropriate dei risparmi di una vita. Ci sono i famigliari di chi a causa di questa ingiustizia insieme ai soldi ha perso la speranza nel futuro e si è tolto la vita. Continueremo a lottare contro le bugie del potere, contro il Pd, contro Renzi e contro chiunque è schierato con le banche per riavere ciò che ci è stato tolto. Non siamo disposti a pagare i costi di una crisi bancaria che non abbiamo provocato”.
Intanto gli Azzerati si incontreranno il prossimo 6 settembre a Ferrara, alle 19 al CSV in Via Ravenna, insieme ai gruppi di risparmiatori del Veneto e della Toscana per preparare la “Giornata del risparmio tradito” che si terrà a Roma il 4 ottobre alle ore 11 a Piazza Montecitorio.
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