Politica
28 Luglio 2017
"I bus continuano a rimanere accesi per 15 minuti creando inutile inquinamento"

Disagi autostazione, M5S: “Comune immobile e residenti esasperati”

di Redazione | 3 min

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A quasi 50 giorni dall’interrogazione del Movimento 5 Stelle sull’inquinamento dovuto ai bus in sosta in via Rampari di San Paolo a Ferrara la situazione non è cambiata. Così riferisce il M5S cittadino che parla di “bus che continuano a rimanere in moto per 15 minuti e oltre, noncuranti delle più basilari norme del Codice della Strada, degli articoli di giornale, delle interrogazioni comunali relative, nessun controllo da parte di nessuno, nessuna sanzione e soprattutto nessun avviso apposto che ammonisca di spegnere i motori”.

“Purtroppo – spiegano i pentastellati – la maggioranza di questi autisti continua a mantenere i motori accesi in barba sia alla legge che anche ai quei (ahinoi pochi) colleghi virtuosi che invece cercano di rispettare le regole. La Polizia Municipale risulta non pervenuta (anche quando viene chiamata dai residenti esasperati), Tper non fa nessuna sensibilizzazione o controllo (a detta di alcuni autisti neo assunti nessuno aveva comunicato loro di dover spegnere i motori) e l’Amministrazione comunale si volta dall’altra parte, schierandosi sempre al fianco delle aziende e mai a tutela dei cittadini”.

Il Movimento ha constatato che “nella sola giornata di martedì 25 luglio sono stati ripresi tanti bus rimasti in moto inutilmente, saturando l’aria tutt’intorno”. “Evidentemente – commentano – questi autisti non riescono a fare a meno dell’aria condizionata neanche per qualche minuto. Tutto questo inquinamento sopportato inutilmente, visto che dalla stazione il gran numero di autobus parte vuoto, privo di passeggeri, incrementando così inutilmente smog ed aggiungendo nell’arco di un anno chilometri ingiustificati. Per non parlare di tutti i “fuori servizio” che transitano all’interno della stazione. Ma tutto ciò era tristemente prevedibile visto che l’Amministrazione ha ignorato l’interrogazione di cui sopra fornendo una risposta copia-incolla, non toccando esaustivamente i vari punti in essa contenuti, ma anzi fornendo una spiegazione vaga e non supportata da documentazione, come se le sofferenze di questi residenti non meritassero neanche di essere considerate”.

Il M5S ferrarese vorrebbe poi sapere per quale motivo “è stata data una autorizzazione ad aprire un punto slot in una autostazione pubblica in contrasto alla legge regionale sulla prevenzione del gioco d’azzardo” e anche perché “a differenza della città di Bologna, Tper non paghi a Ferrara l’utilizzo dell’area, come se il servizio di trasporto sia di minore pubblica utilità nella nostra città che nel capoluogo di Regione”.

“A questo punto – conclude il Movimento 5 Stelle – ricordiamo per l’ennesima volta all’Amministrazione che lo stesso sindaco nell’ordinanza del 28 settembre 2016 disponeva che ‘i veicoli in servizio pubblico di linea, nel periodo di sosta al capolinea, indipendentemente dal protrarsi del tempo della medesima e dalla presenza a bordo del conducente o dei passeggeri, provvedano allo spegnimento del motore. La partenza deve essere immediatamente successiva all’accensione’ e che in data 3 ottobre 2016 gli assessori Ferri e Modonesi sostenevano di un ‘accordo con Tper per la predisposizione di appositi segnali ai capolinea dei mezzi pubblici per lo spegnimento dei motori durante l’attesa’. Ma questa, amaramente, è solo l’ennesima prova che i presenti amministratori non fanno ciò che promettono, oltre a continuare a sostenere falsamente, prendendosi pure gioco dei residenti, che il traffico non sia aumentato a dismisura”.

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