Attualità
26 Giugno 2017
Ore e ore senza energia per un sovraccarico a un vecchio impianto in piazza Repubblica, Ascom: "Vicenda tragicomica"

Cabina elettrica in tilt, 20 attività del centro chiedono i danni a Enel

di Redazione | 3 min

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Venti attività commerciali, oltre alle abitazioni civili, rimaste senza corrente per ore e ore, con danni ingenti per la perdita di clienti e il deperimento degli alimenti. Tutto per una cabina dell’Enel, quella di piazza Repubblica 13, al seminterrano di un condominio, andata in tilt per sovraccarico dovuto al caldo e al conseguente aumento della richiesta di energia. Attività che ora, grazie al supporto dell’Ascom, si sono unite per una richiesta di risarcimento danni alla società elettrica.

A raccogliere le firme è Massimo Ravaioli, responsabile sindacale di Ascom Ferrara, per quella che definisce una vicenda tragicomica iniziata attorno alle 19.20 di venerdì, quando il guasto della cabina fa rimanere senza corrente diverse attività di piazza Repubblica, piazza Castello e un paio di esercizi in via Garibaldi. “La situazione paradossale – spiega Ravaioli – è che dopo la segnalazione del guasto, viene portato un generatore da 400 kva per ripristinare l’energia della zona solo a mezzanotte. Il generatore è stato attivato alle 2.20, ma già alle 9.30 di sabato è saltato, non ha retto alla richiesta di energia. E’ ritornato in vita per soli dieci minuti alle 11.35, poi alle 16 ha ripreso a funzionare del tutto. E’ stato portato in zona anche un altro generatore più potente, che però non è mai entrato in funzione perché… non funzionava. Nel frattempo i ristoranti hanno dovuto rinunciare alla giornata ed è stata interrotta la catena del freddo per gli alimenti, con gravi danni. I responsabili della rassegna Ferrara Sotto le Stelle si erano prestati per mettere a disposizione il loro generatore di ultima generazione, ma non si è trovato nessuno in grado di autorizzarli. Insomma, un guasto ci può stare, viste le condizioni e le temperature particolari della giornata, ma la situazione è stata gestita nelle ore successive in maniera quantomeno discutibile. Ecco perché abbiamo raccolto le firme delle venti attività loro malgrado coinvolte nel black out e manderemo una lettera Enel Distribuzione in cui anticipiamo, tramite un nostro legale, la richiesta di risarcimento danni”.

A dare una mano ai commercianti nel tenere contatti con l’Enel è stato l’assessore al Commercio Roberto Serra, il quale dopo una serie di telefonate e insistenze è riuscito a ottenere il numero di cellulare di un referente della zona. “Non concepisco – dice Serra – come l’Enel non abbia generatori per questi casi di emergenza e debba affidarsi a una ditta esterna, che è partita da Cesena arrivando quindi alcune ore dopo la segnalazione. E non concepisco come la ditta possa arrivare con un generatore che non funziona, quando dovrebbe essere stato collaudato e pronto all’uso. Fatico a non intravvedere responsabilità in tutto questo, soprattutto perché non si trattava di un fatto inaspettato, visto il caldo record. Loro hanno riferito che hanno attivato questa modalità, cioé far arrivare un generatore, perché avrebbe permesso di avere il tempo per poter effettuare una revisione completa della cabina un suo riammodernamento, ammettendo quindi che si trattava di una cabina vecchia e obsoleta”.

Al momento Enel sta ancora ripristinando il guasto agli elementi della cabina – l’energia elettrica viene per ora garantita dal generatore – che, come temono gli stessi esercenti, in mancanza di un suo completo riammodernamento potrebbe rischiare di ‘saltare’ nuovamente se dovessero ripetersi circostanze simili di caldo estremo. “Il nostro legale – ribadisce Ravaioli dell’Ascom – valuterà ogni particolare ed eventuali responsabilità nella richiesta di risarcimento danni, particolarmente ingenti visto che fra l’altro stiamo parlando del week end, con Ferrara che diventa mèta di tanti turisti”.

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