Domenica 30 luglio, dalle ore 21, si terrà a Ferrara la “Fiaccolata del risparmio tradito”, iniziativa indetta dai “Risparmiatori Azzerati di Carife”.

La decisione é stata presa dal direttivo del comitato, in accordo con i rappresentanti dei “Risparmiatori Riuniti”, presenti all’incontro.

La data della Fiaccolata non è casuale. “È stata scelta – spiegano gli Azzerati – per ricordare il 30 luglio 2015, giorno in cui l’assemblea dei soci di Carife ha deciso il piano di salvataggio della banca, d’intesa con Banca d’Italia che aveva autorizzato l’intervento del Fondo Interbancario. Piano di salvataggio seguito all’aumento di capitale del 2011, che ha rastrellato dalle tasche dei ferraresi 150 milioni di euro che sono stati bruciati insieme ai risparmi di 32.000 cittadini azzerati dal famigerato “decreto Salvabanche” varato dal governo Renzi il 22 novembre 2015. Decreto che ha provocato oltre al dramma dei risparmiatori coinvolti ai quali è stata cancellata la serenità, la dignità e la certezza nel futuro delle loro famiglie, un grave danno economico all’intero territorio provinciale di Ferrara”.

Nella “Fiaccolata del risparmio tradito” del 30 luglio prossimo, anche a seguito delle recenti dichiarazioni di Ignazio Visco, Governatore di Bankitalia, il comitato vuole richiamare tutta la città, le forze politiche, le istituzioni, le associazioni di categoria, le organizzazioni sindacali e le associazioni dei consumatori ad “agire ed intervenire a tutti i livelli ed in tutti i modi consentiti, affinchè il governo adotti dei provvedimenti per evitare che i risparmiatori di Carife e delle altre 3 banche rimangano gli unici azzerati nella storia della gestione del risparmio”.
Gli Azzerati ricordano infatti che, dopo la risoluzione delle quattro banche, il governo è intervenuto con provvedimenti di salvataggio di Tercas, Caricesena, MPS, banche venete, senza azzerare i risparmiatori clienti di queste banche, come nel caso di Carife.

“Il governo ha creato questo dramma e lo deve risolvere. La politica deve intervenire – concludono -. Auspichiamo nel frattempo che la giustizia faccia luce sulle responsabilità di chi ha amministrato e gestito con scelte scellerate Carife e le altre 3 banche, ma siamo convinti che le cause non potranno certo restituire ciò che è stato tolto ai risparmiatori ma, al contrario li costringeranno ad affrontare ulteriori spese che molti di essi non sono in condizioni di affrontare”.