(foto di archivio)

A processo per diffamazione, ora rischia una querela per calunnia. Ancora guai per Giuseppe Toscano, avvocato ed ex membro molto polemico e attivo dell’assemblea Carife, che ha attirato su di sé, per la seconda volta, le ire dei dipendenti della banca.

I 52 sportellisti che hanno portato Toscano in tribunale per il suo post offensivo su Facebook, ora tornano sul piede di guerra per la sua arringa in aula contro il “sistema” Carife.

Toscano, per difendersi, ha puntato il dito “sulla responsabilità dei dipendenti: il livello medio dei clienti è anziano, facilmente turlupinabile. Avevano carta straccia e la spacciavano per oro: Carife aveva il viezietto di rifilare titoli tossici” sono solo alcune delle affermazioni rilasciate davanti al giudice Carlo Negri e al pm Barbara De Rossi.

“Le sue dichiarazioni sono gravi, ancor di più perché le ha fatte in un processo dove attacca i dipendenti in maniera indiscriminata” dichiara l’avvocato Fabio Anselmo che rappresenta i 52 dipendenti e che ora farà istanza di acquisizione degli atti. Dopo aver visionato i verbali dell’udienza, il legale si riserva di valutare se denunciarlo per calunnia.

“Deve fare i nomi e i cognomi dei responsabili che, secondo lui, hanno raggirato gli anziani. I miei assistiti non hanno nessun tipo di ruolo in questa vicenda e vogliono rivendicare la loro estraneità a questi fatti”.

“Ognuno ha il diritto di difendersi come vuole, ma Toscano non può attribuire fatti che costituiscono reato a terzi, per di più in un’aula di giustizia. Chissà, forse la sua performance a Presa Diretta non l’aveva soddisfatto…” ironizza l’avvocato che, sorvolando sulle inchieste tv, si fa subito serio: “Ora deve rispondere delle sue dichiarazioni e fare una distinzione tra i dipendenti, attribuendo nomi e cognomi”.