“Non ci sentiamo più sicuri nelle nostre case: negli ultimi anni abbiamo osservato come il fenomeno dei furti in appartamento sia in costante aumento, un caso ogni due minuti secondo il Censis. Fare qualcosa è necessario: chiediamo certezza nell’applicazione della pena”.
Inizia così la petizione lanciata su change.org dal sindaco di Argenta Antonio Fiorentini e sottoscritta da più della metà dei colleghi dei Comuni del Ferrarese: Tiziano Tagliani per Ferrara, Alice Zanardi per Codigoro, Nicola Rossi per Copparo, Sabina Mucchi per Fiscaglia, Diego Viviani per Goro, Arianna Romanini per Lagosanto, Gianni Michele Padovani per Mesola, Riccardo Bizzarri per Masi Torello, Andrea Marchi per Ostellato, Nicola Minarelli per Portomaggiore, Antonio Giannini per Ro e Chiara Cavicchi per Voghiera.
Quasi tutti i sindaci del Ferrarese uniti per un obiettivo comune: la “certezza della pena per chi ruba” come recita il titolo della petizione da inviare al presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, al ministro della della Giustizia Andrea Orlando, al ministro degli Interni Domenico Minniti e alla commissione giustizia del Senato. Una firma per sollecitare l’inasprimento delle pene come deterrente in grado di arrestare l’aumento dei furti domestici.
“Chi ruba oggi sa che molto difficilmente, anche se giudicato colpevole, pagherà con la prigione. Chiediamo quindi che venga riformato il processo penale, nella parte in cui permette ai delinquenti, ben consapevoli di non rischiare alcuna pena detentiva, di non essere incarcerati” scrive Fiorentini nella sua petizione che ha già superato i 230 sostenitori.
La proposta di riforma che è ferma in Senato prevede l’inasprimento delle pene minime per chi è colpevole di furti domestici. “Un passo in avanti, ma noi chiediamo di più – prosegue il sindaco -: pene più elevate, da scontare in carcere, riforma della sospensione condizionale o delle attenuanti, più velocità nei processi penali, certezza nell’esecuzione della pena”.
“Chiediamo a chi ci rappresenta in Parlamento di interessarsi al problema: il patto tra cittadini e Stato infatti, basato su uno scambio tra sovranità e uso esclusivo della forza, si sta rompendo – mette in allarme Fiorentini -. Osservare inerti le statistiche, che ci confermano che anno dopo anno i furti domestici aumentano drammaticamente, significa rendere permanente il senso d’insicurezza nelle nostre comunità, e quindi avere cittadini meno uniti, meno solidali, più soli”.
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