Cronaca
17 Febbraio 2017
Dopo diverse denunce a carico di avventori e un arresto la Polizia di Stato notifica il provvedimento al locale

“Ritrovo di spacciatori”, il questore chiude la pizzeria Porta Catena

di Redazione | 4 min

Leggi anche

Anche la Corte Costituzionale boccia la residenzialità storica

È quanto ha deciso nei giorni la Corte Costituzionale che ha ritenuto incostituzionale il criterio della residenzialità storica per l'assegnazione delle case popolari relativamente a una previsione normativa della Regione Veneto, ma valido per tutte le amministrazioni italiane

Dopo un arresto per droga, denunce e ulteriori accertamenti, il questore ha fatto chiudere la pizzeria Porta Catena (in via Porta Catena 4) per 15 giorni, ritenuto un punto di riferimento per molti cittadini extracomunitari dediti allo spaccio, essendo fra l’altro ubicato vicino alla Stazione Ferroviaria e, quindi, facile punto di ritrovo per persone provenienti anche da città diverse da Ferrara.

Il provvedimento è stato notificato dagli agenti della Divisione di Polizia Amministrativa della Polizia di Stato il 15 febbraio scorso.

Nel corso del 2016 il locale è stato tenuto d’occhio dalle forze dell’ordine nell’ambito delle attività di prevenzione e tutela dell’ordine e sicurezza pubblica nonché nell’ambito di attività di contrasto al consumo e al traffico illecito di sostanze stupefacenti. Nel 2017 – precisamente il 9 e 20 gennaio e il 10 febbraio – sono stati effettuati interventi e controlli, durante i quali si è riscontrata la presenza di numerose persone pregiudicate in sosta sia davanti all’esercizio che all’interno del locale. Molte di queste sono risultate gravate da precedenti penali (stupefacenti, resistenza a pubblico ufficiale, lesioni personali gravi e altro ancora).

Durante l’intervento del 9 gennaio è stato identificato all’interno dell’esercizio un cittadino extracomunitario di origine nigeriana, denunciato perché trovato in possesso di 25 grammi circa di sostanza stupefacente (quantitativo destinato, almeno in parte, a terze persone). Nel corso del medesimo controllo è stato identificato un altro cittadino extracomunitario, denunciato perché in possesso  un telefono cellulare ricettato. Gli avventori del locale sono risultati in parte stanziali e conosciuti dal titolare dell’esercizio commerciale. Due di questi, in particolare, sono risultati attivi spacciatori di sostanze stupefacenti, in quanto denunciati più volte per detenzione al fine spaccio: un cittadino nigeriano è stato controllato più volte all’interno dell’esercizio ed è poi stato arrestato il 13 gennaio per resistenza a pubblico ufficiale e spaccio, e il successivo 27 gennaio è stato denunciato per spaccio di stupefacenti nei confronti di un cliente che aveva avvicinato il pusher nell’adiacente zona Gad; un altro cittadino nigeriano è stato controllato più volte all’interno della pizzeria ed è poi stato denunciato il 14 dicembre scorso per resistenza a pubblico ufficiale e spaccio sempre nei giardini della zona Gad prospicenti l’esercizio commerciale.

L’arresto per droga è avvenuto invece il 9 febbraio, nel corso di un intervento del personale delle Volanti che, durante un controllo ai giardini del grattacielo, ha individuato quattro persone che, alla vista dell’auto della Polizia, incuranti del semaforo rosso, hanno attraversato viale Po in sella alle rispettive biciclette per portartsi all’interno della pizzeria rosticceria Porta Catena. Il capo equipaggio, sceso dall’autovettura, si è portato a piedi nella direzione di fuga dei quattro e, prima di giungere alla pizzeria, ha visto alcune persone, probabilmente nigeriane, uscire dall’esercizio stesso e allontanarsi velocemente in direzione periferia. Deciso ad indentificarne gli avventori, il sottufficiale della Polizia di Statoha richiesto  l’ausilio dell’altra Volante e nel frangente è uscito un uomo di colore a cui ha chiesto di mostrare un documento di identità.

Questi, da subito insofferente al controllo, ha fornito copia di una denuncia di smarrimento del permesso di soggiorno e si è girato dando le spalle al poliziotto, il quale ha percepito immediatamente un certo nervosismo dell’uomo che continuava a mantenere la mano destra sulla cintura. Alla richiesta di mostrare la mano il fermato ha cercato di allontanarsi, trattenuto dal sovrintendente della Polizia di Stato. Il nigeriano, identificato successivamente in E.R., a quel punto si è girato e ha afferrato, torcendolo, il polso sinistro del poliziotto nel tentativo di sottrarsi al controllo e quindi di allontanarsi. Rincorso e bloccato a fatica, poiché l’uomo scalciava e si divincolava, gli operatori della Polizia di Stato hanno visto che all’altezza della cintura sbucava un calzino di colore grigio al cui interno vi erano 8 involucri di cellophane di  colore azzurro termosaldati, contenenti foglie finemente triturate di marijuana del perso complessivo di oltre 24 grammi.

L’agente della Polizia di Stato, accompagnato al pronto soccorso, è stato giudicato guaribile in 10 giorni per “trauma contusivo distorsivo al polso sinistro”.

Grazie per aver letto questo articolo...
Da 18 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com