Oltre cento persone al corteo organizzato dal centro sociale La Resistenza. Dal parco Coletta a piazza Castello studenti e lavoratori di ogni età hanno intonato insieme “Bella Ciao” e altri canti antifascisti.
"L'Italia resiste, Ferrara resiste". C'è questo messaggio nei bigliettini che, insieme ai garofani rossi, ieri (giovedì 25 aprile) i candidati de La Sinistra Unita per Anselmo hanno lasciato nei luoghi della città simbolo della lotta al nazifascismo
Bene l'Emilia Romagna nel suo complesso, male Ferrara che continua a non decollare con i primi tre mesi del 2024 che vedono 43.096 presenze. Si tratta del 13,5% in meno del 2023 e del 15,9% in meno del 2019
La ricandidatura del sindaco Fabrizio Pagnoni è sostenuta non solo dal centrodestra compatto, ma anche da una lista civica: Uniti per Copparo
di Silvia Franzoni
‘L’Epifania tutte le feste porta via’ recita un popolare proverbio, e allora meglio festeggiarla come si deve. In città il giorno della Befana è una vera festa per tutti i più piccoli grazie alle iniziative organizzate dalla Contrada San Paolo in collaborazione con l’amministrazione comunale: anche quest’anno piazza Municipale e il suo villaggio natalizio hanno infatti ospitato i bimbi prima con la baby disco e poi con i ‘Pagliacci del cuore’.
Ma la grande attesa è stata tutta per le 1000 calze piene di dolci che la Befana in persona aveva nel suo grande sacco, pronte per altrettanti bimbi. E i bimbi non sono certo mancati all’appello: sono stati tantissimi quelli accorsi insieme alle famiglie in piazza, in cui ben presto si è andata formando una lunga serpentina. La Befana, pazientemente, ha atteso tutti i piccoli porgendo ad ognuno di loro, anche ai più emozionati e titubanti, una calza con i dolciumi. Questo in Piazza Municipale, mentre nella vicina Porta Reno, ben prima delle 18, si era già formata una grande folla attorno al fantoccio della Befana.
La tradizione vuole che si ‘bruci la vecchia’, il fantoccio – scheletro di ferro e di tela vestito – della Befana, che simboleggia ‘l’anno vecchio’ e che si brucia come antico rituale propiziatorio. Un concetto un po’ complicato da spiegare ai più piccoli: tanti, in spalla ai genitori, chiedono perché mai si dovrebbe bruciare la Befana proprio ora che gli ha appena regalato un sacco di cose buone. E allora, mentre i più grandi cercano parole nuove per convincere i piccoli che non si tratti “proprio proprio della Befana, ma sono i suoi vestiti”, il fantoccio prende fuoco: lo spettacolo è breve, ma le fiamme ammaliano grandi e piccini, e della vecchia resta soltanto lo scheletro, tra gli applausi dei presenti. “Ecco, e ora arriva lunedì e si torna a lavorare”, commenta qualcuno lasciando via Porta Reno: è proprio così, l’Epifania tutte le feste ha portato via.
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