Lido degli Estensi. Il pugno che ha rotto il naso a sua moglie non è partito in maniera volontaria ma è stato un incidente occorso durante un litigio concitato. A difendere la propria posizione è il marito stesso, M.D., 45enne di Lido degli Estensi, arrestato per maltrattamenti in famiglia e lesioni personali.

L’episodio risale a mercoledì scorso quando l’uomo durante un’accesa lite familiare ha colpito in pieno volto la consorte, mandandola in ospedale con una “frattura composta del setto nasale” giudicata guaribile in 25 giorni, come diagnosticato dai medici del Delta di Lagosanto. Il 45enne è finito agli arresti domiciliari in attesa dell’udienza con rito direttissimo.

La sentenza ha comportato l’applicazione dell’obbligo di non frequentazione dell’abitazione familiare. “Una misura da me accettata di buon grado e che avrei volontariamente volto in essere” ci racconta M.D. che ha deciso di fornire la sua spiegazione dei fatti.

“La lesione purtroppo subita da mia moglie che mi auguro possa guarire nei tempi più brevi possibili è il frutto di un litigio coniugale intervenuto a seguito della scoperta da parte mia di situazioni incompatibili con la prosecuzione di un rapporto coniugale e che lascio, per rispetto di mia moglie, immaginare a chi legge” sottintende il 45enne.

“Sono naturalmente dispiaciuto dell’accaduto, che tuttavia come ho già avuto modo di manifestare in sede processuale non è stato da me volontariamente posto in essere ma il frutto di una colluttazione conseguente al litigio” ribadisce il comacchiese che si dice “ulteriormente dispiaciuto del clamore suscitato da una vicenda così altamente privata e della pubblicità mediatica che la stessa ha assunto”.

Per questi motivi il 45enne chiede “a tutti il rispetto della privacy, soprattutto nel rispetto dell’intimità di una bambina di 10 anni che suo malgrado ne risulta coinvolta”, ma comunque ringrazia “della vicinanza e del sostegno che i miei più stretti collaboratori mi hanno calorosamente rivolto e altre sì il rispetto e la delicatezza assunte dalle forze dell’ordine per la delicata questione. Con rammarico però devo prendere atto che tali questioni del tutto private vengono strumentalizzate a mero titolo politico senza alcun rispetto nonostante la presenza di un minore”.