Una fotopetizione dall’emblematico titolo, tutto ferrarese, #MaialAcFred e una protesta ‘antartidiana’ al grido di “Siamo studenti, non pinguini”.
L’Unione degli Studenti si mobilita contro il freddo nelle scuole e questa mattina ha presidiato simbolicamente l’ingresso del liceo Roiti che negli ultimi giorni è stato l'”esempio emblematico del pessimo stato di forma in cui versa l’edilizia scolastica nel nostro territorio provinciale e nazionale”.
“Da molti giorni nelle aule del liceo le temperature sono estremamente basse (sotto il limite imposto dalla legge a 18 gradi) – ricordano gli studenti – e ciò impedisce agli studenti il normale e regolare svolgimento delle lezioni. La situazione non riguarda solamente il Roiti ma tante altre scuole della provincia da cui ci arrivano segnalazioni”.
Dopo le proteste degli studenti avvenute negli organi collegiali interni alla scuola, sul web con la fotopetizione #MaialAcFred e la chiamata in causa della Provincia (ente predisposto all’edilizia scolastica) “ancora tardano ad arrivare soluzioni strutturali e immediate che pongano fine ai disagi causati dal malfunzionamento dell’impianto di riscaldamento”.
“Oggi abbiamo voluto portare la nostra solidarietà e vicinanza agli studenti del Roiti unendoci a loro nel rinnovare con forza la richiesta di fatti concreti da parte della Provincia – rimarca l’Uds -. Vogliamo che le istituzioni preposte inizino un monitoraggio di tutte le strutture scolastiche fine alla realizzazione di opere di manutenzione e ristrutturazione laddove se ne verifichi la necessità”.
“In Italia da decenni manca un serio ed adeguatamente finanziato piano nazionale sull’edilizia scolastica che renda le scuole sicure e vivibili – criticano gli attivisti -. Il governo Renzi che aveva utilizzato come slogan quello di creare scuole ‘belle e sicure’ in questo senso si è rivelato totalmente fallimentare. Rivendichiamo quindi un intervento efficacie, tempestivo e definitivo della Provincia di Ferrara, volto a stabilizzare e sistemare la situazione anomala che si è creata al liceo Roiti e in altre scuole”.
Ma la mobilitazione continua. “Al ritorno dalla pausa natalizia, nel caso in cui non si vedranno dei cambiamenti alla situazione a oggi creatasi, saremo pronti a mobilitarci nuovamente e con maggiore determinazione – assicura l’Uds -. I temporeggiamenti, i rimpalli di responsabilità, le bugie e le promesse che l’ente provinciale sta portando avanti devono finire. Pretendiamo fatti e non parole”.
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