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Una persona infortunata e impossibilitata a muoversi in una zona impervia della Sacca di Goro è stata soccorsa dagli uomini della Guardia Costiera che questa volta hanno dovuto effettuare un intervento 'misto' tra mare e terra, in collaborazione con il personale del 118
Tre ferraresi sono stati nominati quest’anno “Maestri del Lavoro” e riceveranno l’ambita onorificenza della Stella al merito del lavoro. Si tratta di Tiberio Bonora e Maria Chiara Ferrari, dipendenti di Basell Poliolefine Italia, e di Sergio Grigatti, dipendente di Enel Green Power
Oltre duecento persone al corteo organizzato dal centro sociale La Resistenza. Dal parco Coletta a piazza Castello studenti e lavoratori di ogni età hanno intonato insieme “Bella Ciao” e altri canti antifascisti.
"L'Italia resiste, Ferrara resiste". C'è questo messaggio nei bigliettini che, insieme ai garofani rossi, ieri (giovedì 25 aprile) i candidati de La Sinistra Unita per Anselmo hanno lasciato nei luoghi della città simbolo della lotta al nazifascismo
“La libertà è come l’aria: ci si accorge di quanto vale quando comincia a mancare, quando si sente quel senso di asfissia che gli uomini della mia generazione hanno sentito per vent’anni, e che auguro a voi di non sentire mai”.
È con le parole di Piero Calamandrei – tra i padri fondatori della Costituzione – che il sindaco Alan Fabbri apre il suo intervento durante la celebrazione del 25 aprile, dopo l’alzabandiera e il picchetto d’onore.
Manuel e Alessadro Casaroli
Poggio Renatico. Avevano rapinato anche il supermercato ‘D-Più’ a Poggio Renatico. Una nuova denuncia pende ora sul capo del 53enne Alessandro Casaroli e del figlio 30enne Manuel, già arrestati per le rapine all’Arci di Sabbioncello San Vittore e al negozio di frutta e verdura di Pontegradella.
Gli accertamenti scaturiti dopo l’arresto dei due rapinatori hanno permesso ai carabinieri di Poggio Renatico di attribuire a padre e figlio anche la rapina avvenuta lo scorso 10 novembre alle 14.30 circa nel supermercato di via XX Settembre. In quell’occasione due persone, di cui una travisata e armata di pistola, erano entrate nel locale e avevano iniziato a minacciare la cassiera per farsi consegnare i soldi. L’arma, che si suppone fosse finta, è stata comunque sufficiente per farsi consegnare il denaro depositato in cassa, appena 120 euro. Subito dopo i rapinatori erano scappati a bordo di un’auto di colore grigio.
Le foto dei due arrestati hanno permesso il riconoscimento del malvivente che aveva agito a volto scoperto, mentre tramite gli accertamenti successivi si è appurata anche la partecipazione del secondo rapinatore.
Le indagini proseguono per capire se a padre e figlio possano essere attribuiti ulteriori colpi avvenuti recentemente nella nostra provincia.
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