Economia e Lavoro
7 Novembre 2016
Zappaterra: “ Le buone realtà a cui guardare con speranza per non aver mai mollato nonostante la crisi”

Ferrara premia i Maestri del Commercio

di Redazione | 4 min

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di Lucia Bianchini

“Questo attestato non è un semplice foglio di carta ma la testimonianza dell’impegno, della fatica, del coraggio che avete messo nelle vostre imprese per almeno 25 anni, ed ha un significato profondo perché il commerciante rischia tutti i giorni, ha sempre voglia di farlo e deve avere questa volontà di perdere e di guadagnare, altrimenti si perde il sapore di fare commercio, turismo o servizi”, queste le parole del presidente Ascom Giulio Felloni durante la cerimonia dei Maestri del Commercio che si è svolta domenica alla Camera di commercio.

Durante la mattinata, promossa da 50&Più ed Enasco 50&Più, rispettivamente il sindacato ed il patronato per quanti abbiano compiuto i 50 anni, sono state consegnate le onorificenze a 50 imprenditori della provincia di Ferrara, l’aquila d’argento per più di 25 anni di attività, l’aquila d’oro per più di 40 anni e l’aquila di diamante per più di 50 anni.

“Non possiamo trascurare le difficoltà dell’economia in questo periodo, ma proprio ora sono così importanti i valori tangibili dello sviluppo economico e sociale del nostro Paese, la fedeltà, la voglia di fare, lo spirito d’impresa, tutte caratteristiche che contraddistinguono i premiati di oggi, che costituiscono un prezioso capitale umano – ha affermato Andrea Migliari, rappresentante della Camera di commercio -. I nostri imprenditori sanno che i grandi sconvolgimenti sono anche momenti in cui si aprono grandi opportunità, ed anche nelle difficoltà nel nostro Paese l’impresa ha continuato a svolgere un ruolo insostituibile per la creazione di benessere e per la tenuta sociale, grazie all’intelligenza, alla creatività e al sacrificio. La Camera di commercio crede che la nostra economia non possa prescindere dai valori che voi rappresentate”.

Come ha poi ricordato l’assessore regionale Marcella Zappaterra, se la nostra provincia è in grado di registrare, in un periodo di crisi economica mondiale, un indice di crescita positiva lo si deve proprio al grandissimo lavoro di squadra delle istituzioni, pubbliche e private, e degli imprenditori: “Questo risultato è un punto di partenza che ci deve dare la spinta per guardare al futuro con più positività rispetto alla difficile realtà che constatiamo. L’incremento del numero degli esercizi commerciali della comune di Ferrara nel lungo periodo, 1998-2014 è stato considerevole, + 32% a fronte dei +5% della provincia di Ferrara e del 14% di aumento nella regione. Sono dati confortanti da cui partire: abbiamo la capacità di crescere. La crisi che perdura tuttora ha portato molti a reinventare la propria attività e questo vi fa onore, vi identifica tra le buone realtà a cui guardare con speranza per non aver mai mollato, elemento di forza per voi ma anche perché questo territorio non si impoverisse ulteriormente”.

“Sono appena usciti dati dalla Camera di commercio che vedono dei “segni più” per commercio, servizi e turismo nella nostra provincia – ha sottolineato l’assessore al commercio Roberto Serra – . È un primo passo, siamo di fronte a delle sfide molto importanti che sono già iniziate e la strada è sicuramente lunga. Nel commercio assistiamo a modifiche, attività del territorio che hanno la necessità di rinnovarsi e sempre più di vivere di coalizione. Le associazioni come 50&più hanno un ruolo centrale nella nostra città e provincia per seguire le innovazioni e l’evoluzione dei servizi e delle nuove forme di tecnologia e di marketing. L’imprenditore tutto da solo non può fare, voi avete un ruolo determinante per quelle che possono essere le possibilità di successo di un’impresa”.

Parlando di commercio il pensiero va agli imprenditori delle zone colpite dal terremoto del centro Italia, come ha ricordato Felloni: “i commercianti delle zone terremotate con cui sono in contatto mi dicevano che non c’è nulla di più brutto del fatto di non poter aprire la propria attività, non per propria volontà ma a causa degli eventi esterni, e da questo nasce il coraggio, la voglia di fare: questi imprenditori si stanno unendo per trovare un luogo vicino ad Amatrice dove creare una piccola realtà commerciale dove ognuno porterà la propria attività e chiedevano un aiuto per poter riaprire, per ricominciare. Piero Bargellini, sindaco di Firenze dopo l’alluvione del 1966 disse di riaprire le botteghe per creare ricchezza e fare in modo che le persone tornino nel centro della città”.

“I commercianti hanno un ruolo sociale oltre che economico – prosegue Felloni -. Come Ascom, Confcommercio e 50&più pensiamo al futuro di queste nostre imprese, che non sono più quelle di 20 anni fa, le esigenze, le problematiche cambiano ad una velocità impressionante e gli imprenditori necessitano del nostro supporto, che cerchiamo di dare nel miglior modo possibile, coniugando tradizione e innovazione e quei valori fondamentali, il coraggio, la dignità. Il nostro compito è trasmettere la nostra esperienza e il nostro modo di fare impresa alle generazioni future, che dovranno affrontare con lo stesso coraggio quello che abbiamo affrontato noi”.

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