Terre del Reno
20 Ottobre 2016
Ausl rileva sovraffollamento all’hotel Sant’Agostino, dove sono ospitati 12 profughi, anche in un ripostiglio

Migranti ammassati in albergo

di Elisa Fornasini | 3 min

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25Aprile. “La libertà è come l’aria: ci si accorge di quanto vale quando comincia a mancare”

“La libertà è come l’aria: ci si accorge di quanto vale quando comincia a mancare, quando si sente quel senso di asfissia che gli uomini della mia generazione hanno sentito per vent’anni, e che auguro a voi di non sentire mai”. 

È con le parole di Piero Calamandrei – tra i padri fondatori della Costituzione – che il sindaco Alan Fabbri apre il suo intervento durante la celebrazione del 25 aprile, dopo l’alzabandiera e il picchetto d’onore. 

hotelSant’Agostino. Migranti ammassati in stanze d’albergo non idonee. E’ il caso di ‘mala-accoglienza’ rilevato dal Dipartimento Sanità Pubblica dell’Azienda Usl di Ferrara che ha riscontrato sovraffollamento e carenze igienico sanitarie all’hotel Sant’Agostino, dove sono ospitati 12 profughi inviati dalla prefettura.

I tecnici della prevenzione hanno effettuato un sopralluogo a settembre presso la struttura ricettiva di via Statale 187, in pieno centro storico a centro metri dal municipio, confermando i sospetti del consigliere regionale Alan Fabbri (Lega Nord), il quale aveva richiesto l’intervento dell’Azienda sanitaria per verificare le condizioni con cui i 12 richiedenti asilo sono stati alloggiati a Sant’Agostino.

Dall’ispezione è emerso che gli immigrati sono ospitati in locali non adatti, aggiungendo letti in stanze che risultano sovraffollate e in ambienti assolutamente non idonei come la sala ritrovo (adibita a camera con tre posti letto) e persino il ripostiglio in cui è stato sistemato un letto singolo.

Nello specifico, dal rapporto inviato dal direttore generale Claudio Vagnini, si apprende che “al momento del sopralluogo la struttura alberghiera ospitava 17 persone di cui 12 profughi, sistemati in quattro camere, con l’aggiunta in tre di queste di letti supplementari pur non avendone le caratteristiche dimensionali e conseguente sovraffollamento delle stesse”. Inoltre “sono state variate le destinazioni d’uso, con aumento del numero di posti letto, rispetto alle planimetrie: la sala ritrovo è stata adibita a camera a 3 posti, pur non avendone le caratteristiche, e il ripostiglio è ora una camera da letto singola”.

Infine, ma non meno grave, il verbale dell’Ausl rivela che “in diversi servizi igienici a servizio delle camere occorre provvedere alla pulizia delle griglie di aspirazione in continuo che risultano sporche“.

La responsabile della struttura, gestita dalla cooperativa sociale Una vita da Mediano, ha dichiarato che “la modifica del numero di posti letto nelle camere – si legge dal resoconto dell’Ausl – è stata determinata dall’urgenza di collocare i profughi in attesa di risistemarli al meglio nelle altre camere attualmente vuote”.

“Sistemare gli immigrati irregolari alla bell’è meglio è una cosa inaccettabile che conferma tutti i nostri dubbi sul sistema dell’accoglienza – attacca Alan Fabbri -, con privati che mettono a disposizione locali, salvo poi portare modifiche del numero di posti letto, necessari all’urgenza di accogliere gli immigrati, in attesa di ricollocarli in seguito. Naturalmente, a spese del contribuente e contro la volontà delle comunità ospitanti”.

“Se questa è l’idea che hanno il governo di sinistra e la prefettura dell’accoglienza, che foraggia cooperative e privati che scelgono la via facile dell’ospitalità a costo di ammassare stranieri nelle proprie stanze, sarebbe meglio fermare tutto” tuona in conclusione il consigliere del Carroccio.

Degli inconvenienti è stato informato anche lo Sportello Unico delle Attività Produttive del Comune di Sant’Agostino che ha emesso una diffida in cui invita i gestori a procedere con gli adempimenti richiesti dall’Ausl per evitare rischi per la salute e la sicurezza della clientela. In sostanza il provvedimento chiede di procedere alla regolare manutenzione dei locali, nonché alla eliminazione dei posti letto aggiunti (aumentati da 22 a 29 unità) e comunica l’avvio del procedimento di sospensione temporanea dell’attività alberghiera, anche se non sono specificati i tempi di chiusura.

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