Dopo l’esperienza espositiva di mille rotoli di carta igienica stampati con i suoi racconti, spesso ironici e irriverenti verso il costume sociale, proposti alla caffetteria del Castello Estense di Ferrara, ora Maurizio Boccafogli, nello stesso spazio espositivo, propone al pubblico ferrarese opere pittoriche eseguite con figurazioni didattiche (così definite dal maestro Franco Farina) e con una costruzione coloristica architettonica, nell’intento di ricordare (denunciare) alcune situazioni della società attuale.

Tra i titoli delle opere esposte risaltano: “Stupratore di bambole” per denunciare gli atti di violenza sulle donne che quotidianamente le cronache riportano; una serie di orologi rappresentativi “Bologna 2 agosto 1980” accanto all’altra opera, apparentemente estranea, ma dal titolo eloquente “fiat lux” queste opere puntano l’attenzione per richiamare il dovere della comunità a fare chiarezza (luce) su certi avvenimenti.

Altri titoli: “Da… A”, “Natura morta”, “Gli arlecchini”, “Aids” e “L’uomo non è perfetto”, questi esprimono l’ironia di Boccafogli sulle moderne tendenze artistiche, spesso inconcepibili, ma più spesso accettate. Potremmo definire l’opera di Boccafogli una pittura minimalista, ma impegnata, dove la sua Pop Art, con poche figure riesce ad esprimere concetti di attualità degne della massima attenzione.

L’esposizione sarà visibile sino al mese di dicembre.