Politica
26 Settembre 2016
Il consigliere economico di Renzi su Carife: "Non vorrei barricate se a comprare fosse qualcuno con dialetto diverso da quello ferrarese"

Marattin tra sfide europee e problemi ferraresi

di Redazione | 3 min

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di Mattia Vallieri

Emanazione del Def, nodo pensioni, rapporti con l’Europa ma anche Carife ed economia ferrarese. È un Luigi Marattin a tutto tondo quello che chiude la festa ‘Dialoghi in centro’ del circolo Pd centro cittadino e che sul finale glissa alla domanda sulla sua eventuale futura candidatura a sindaco di Ferrara.

“Il nuovo Def si limiterà a fornire una nuova cornice macroeconomica entro cui il 15 ottobre il governo emanerà la legge di bilancio” introduce Marattin, ricordando che “il quadro economico verrà rivisto al ribasso in quanto non abbiamo beneficiato di alcune variabili come la Brexit”. Non nasconde le difficoltà italiane però: “In tutto il contesto c’è un problema nostro, siamo quelli che crescono meno – afferma l’ex assessore -. Va però detto che abbiamo creato 585 mila posti di lavoro nuovi e siamo in continua crescita dal 2014 anche se non è sufficiente per quello che serve al paese”.

Questione pensioni e riforma Fornero. “Non penso vada cancellata, ha messo a regime la riforma Dini e ha salvato il sistema pensionistico – dichiara il consigliere economico -. Per troppi anni abbiamo nascosto la polvere sotto il tappeto e nessuno ha affrontato il tema pensioni seriamente”.

“Nella situazione attuale non credo sia una priorità mandare in pensione prima le persone, ci sono cose più urgenti come l’occupazione giovanile, sulla quale è assolutamente falso il legame con il pensionamento anticipato” tuona Marattin, subito prima di raccontare cosa sarà la nuova APE: “Non daremo soldi per uscire prima dal mondo del lavoro, ma c’è tanta gente stanca, demotivata e che fatica a stare al passo con i cambiamenti, per questo è giusto farli andare in pensione prima pagando qualcosa”. L’ex assessore al bilancio prosegue nel racconto: “APE diventerà strumento volontario e potrà essere usato anche dalle aziende, non graverà sulla finanza pubblica ed inoltre ci sarà un APE sociale per chi fa lavori usuranti o per chi ha basso reddito e sarà praticamente gratuita”.

Il tema più spinoso per il governo in questi giorni è sicuramente quello del rapporto con l’Europa: “Non è una guerra tra tifosi dell’austerità e della flessibilità, le regole vanno rispettate ma devono essere ottimali – chiosa Marattin –. Noi abbiamo fatto le riforme e gli investimenti che ci hanno permesso di avere flessibilità, ma questa non può durare solo un anno e chiediamo di mettere in sicurezza il territorio per non piangere altri morti”.

Passando sulle tematiche locali e la questione Carife il consigliere economico va giù duro: “Soluzione di mercato significa che qualcuno vuole comprare e bisogna che il prodotto sia appetibile. Noi come governo abbiamo sgravato la banca dai debiti inesigibili ma evidentemente i problemi erano anche sul conto economico visto i circa 900 dipendenti, veramente tanti”. Non finisce qua: “Se ad acquistare fosse qualcuno con un dialetto diverso dal ferrarese non vorrei vedere delle barricate come in passato, soprattutto se poi gestisce meglio dei precedenti proprietari”.

“E’ venuto Morando al Teatro Comunale dicendo che, dopo aver parlato con Padoan, il governo era disposto a sedersi ad un tavolo per parlare dei problemi della città, cosa è stato fatto da quel momento?” chiede in modo polemico Marattin.

“Sarebbe stupido non investire in cultura e turismo a Ferrara, ma è ingenuo pensare sia sufficiente questo” afferma l’ex assessore, dichiarando in chiusura di “essere convinto che c’è stato un rinnovamento della classe politica ed imprenditoriale e una forte Università che permetteranno di rilanciare una crescita industriale nella città”.

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