Sport
21 Settembre 2016
Doppietta di Valoti e gol di Pazzini: il Verona supera una Spal che paga a caro prezzo tanti errori, di Mora il gol della bandiera biancazzurro

Il Verona domina al “Mazza”

di Federico Pansini | 6 min

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(foto di Alessandro Castaldi)

Troppo Verona. E troppi errori della Spal. Il 3 a 1 che chiude la sfida del “Mazza” è lo specchio perfetto di un match che ha visto prevalere la qualità, nel gioco e nei singoli, della formazione di Pecchia: biancazzurri generosi ma al tempo stesso autori di troppi errori, anche nei singoli. E in questa categoria, contro avversari di tale calibro, sono aspetti che si pagano a caro prezzo.

LA GARA. Elettrica l’atmosfera del “Mazza” per Spal-Hellas Verona. L’inusuale turno infrasettimanale del martedì non placa la voglia di grande calcio dell’intera città di Ferrara, reduce da una storica promozione in serie cadetta dopo 23 anni, ed al tempo stesso il grande entusiasmo che accompagna i tifosi veneti, freschi di retrocessione dal massimo campionato ma al tempo stesso vogliosi di tornarci: 8500 spettatori, primo ‘sold out’ stagionale per la capienza attuale dello stadio estense, e 1200 supporters scaligeri al seguito della squadra. Il confronto canoro sin dal pre gara è di quelli, se possibile, da massimi palcoscenici del calcio nostrano, con le due tifoserie – rivali storiche – a ‘fronteggiarsi’ con cori di scherno.

E’ solo la quinta giornata di un campionato lunghissimo come quello di serie B, ma Spal-Verona per tutti gli argomenti già scritti e per il fascino di una sfida tra due delle squadre maggiormente blasonate del torneo, rappresenta appuntamento molto sentito, e soprattutto un match che entrambe le compagini vogliono provare a far loro. Valori differenti, inevitabilmente, frutto anche del recente passato: il Verona è la candidata del pronostico per un pronto ritorno in serie A, la Spal, da “matricola” della cadetteria punta su una squadra con le carte in regola per mantenere la categoria. Il campionato e il calcio in generale insegnano però che nessun risultato può essere scontato: il Verona mostra di rispettare i ragazzi di mister Semplici, e Pecchia non risparmia nessun big, proponendo un 433 con il rientro di Pazzini supportato da Romulo e Luppi nel trio d’attacco. La Spal si affida al consueto 3-5-2: rispetto alla sfida con l’Entella, riecco Pontisso in campo dal 1′ – al posto di Beghetto che va in tribuna -; Castagnetti recupera, ma parte dalla panchina.

Il tifo indiavolato si ferma pochi secondi prima dell’inizio del match, quando tutto il “Mazza” osserva un minuto di silenzio in memoria di Osvaldo Neri, lo sfortunato tifoso perugino venuto a mancare allo stadio “Curi” per  un malore accusato durante il derby con la Ternana.

Poi è tempo di iniziare la sfida. La Spal non parte male: squadra corta, ad aspettare gli ospiti e cercare di ripartire. Ma il Verona è implacabile già dopo 5′, grazie ai numeri delle sue stelle: Romulo riconquista una palla vagante a centrocampo, serve in orizzontale Pazzini che di prima, e di esterno, con una gran giocata tocca per l’accorrente Valoti. Il destro di prima in corsa dell’ex talento dell’Albinoleffe, transitato pure per le giovanili del Milan, è tanto preciso quanto imprendibile per Meret: palla all’angolino, Hellas in vantaggio.

I biancazzurri non possono perdersi d’animo con una gara davanti e provano a riorganizzarsi: Cerri e Antenucci si muovono sul fronte d’attacco, ma Bianchetti e Caracciolo fanno buona guardia. Il 4-3-3 dei gialloblù costringe ad una maggiore copertura sia Mora che Lazzari e così la squadra di mister Semplici non può sfruttare come in altre occasioni le corsie esterne. Ci prova così Pontisso dalla distanza al 21°, ma la conclusione di destro termina abbondantemente sul fondo.

Sul fronte opposto, ancora Pazzini protagonista alla mezz’ora, quando prima conquista una punizione dal limite intorno alla mezzora per fallo di Gasparetto, poi sulla battuta della stessa va a sfiorare l’incrocio alla destra di Meret.

Per la Spal non sembra comunque essere serata: con il passare dei minuti i biancazzurri iniziano a commettere errori anche banali. E’ un errore che inevitabilmente in serie B si paga a carissimo prezzo, tanto più se l’avversario di giornata è il Verona. Scocca il 34° quando la difesa estense combina il ‘pasticcio’ in coabitazione: Meret appoggia una brutta palla a Giani che centralmente serve a breve distanza Pontisso – invece di ‘allargare’ -, il giovane trequartista è mal posizionato nel ricevere il pallone, e probabilmente i compagni non lo aiutano ‘chiamando’ l’uomo in arrivo. Valoti così ha gioco facile per andare in pressing, recuperare il pallone al limite e servire Pazzini che arriva davanti a Meret tutto solo e lo batte con un perfetto pallonetto di destro, andando ad esultare sotto il settore ospite dei tifosi veneti in visibilio. Il “Mazza”, nonostante il sostegno incessabile ed encomiabile dei ragazzi della Ovest, è gelato.

Brutta Spal, meritatamente sotto all’intervallo: più che i valori indubbiamente diversi tra le due squadre, i biancazzurri pagano ancora una volta errori troppo vistosi nella loro metà campo, con la fase difensiva ‘rivedibile’ in più di una occasione (così come accaduto ad Ascoli e con l’Entella) e la mancanza di rifornimenti giocabili per Cerri ed Antenucci.

Quasi inevitabile la mossa di Semplici ad inizio ripresa: dentro Castagnetti al posto di Pontisso.

La Spal prova ad animarsi, ma gli errori si ripetono anche nelle giocate più facili, segno probabilmente di scoramento visto il risultato. I biancazzurri rischiano di subire il tris al 10°: azione tutta di prima del Verona, aperta e conclusa da Pazzini che di testa chiama Meret ad un autentico miracolo, con una prodigiosa parata in angolo.

Nel momento forse peggiore, Giani e compagni trovano uno scatto d’orgoglio: pallone recuperato da Cerri a centrocampo, azione personale di Schiattarella bravissimo ad appoggiare per Arini che serve l’accorrente Mora, defilato sulla sinistra. L’ex Alessandria prende la mira e batte con un bel diagonale Nicolas.

Il “Mazza” esplode, la Spal sembra ritrovare tutto d’un tratto entusiasmo ed ossigeno. Mera illusione, però: passano 5′, Valoti controlla al limite dell’area e conclude di destro – senza troppa opposizione da parte dei giocatori estensi – trovando l’angolino basso alla destra di Meret, ancora una volta apparso poco reattivo. L’Hellas ritrova il doppio vantaggio, e ricaccia immediatamente i pensieri di rimonta biancazzurri. Negli ospiti entrano Ganz e Maresca, Semplici prova la carta Grassi al posto di Gasparetto, passando al 4-3-1-2.

La gara offre poche altre emozioni sino al fischio finale: l’Hellas gestisce senza problemi il risultato, nella Spal l’ultimo a mollare è Schiattarella – beccato dai sostenitori ospiti in più di una occasione – e Lazzari, decisivo nell’anticipare Romulo proprio a tempo scaduto ed evitare il poker ospite.

Prima sconfitta casalinga per i biancazzurri – che lasciano comunque il campo con gli applausi di conforto della ‘Ovest’ – , seconda in campionato dopo quella all’esordio sul campo del Benevento. L’Hellas esce con merito vittoriosa dal “Mazza”, dimostrando il valore di squadra e dei suoi singoli: per la Spal sono emerse tutte insieme, in una gara difficile, le pecche di questo inizio di stagione su cui Semplici dovrà cercare di lavorare e porre rimedio perchè Giani e compagni sono attesi da un altra sfida probante, lunedì prossimo, in casa del Perugia.

Il tabellino della gara:

SPAL-HELLAS VERONA 1-3

MARCATORI: 5’ pt, 19’ st Valoti (V), 35’ pt Pazzini (V), 14’ st Mora (S),

SPAL (3-5-2): Meret 5; Gasparetto 5 (dal 22’ st Grassi 5.5), Giani 5, Cremonesi 5.5; Lazzari 5.5, Arini 6, Pontisso 5 (dal 1’st Castagnetti 6), Schiattarella 6.5 (dal 35’ st Finotto ng), Mora 6.5; Cerri 5, Antenucci 5. A disp. Branduani, Silvestri, Spighi, Zigoni, Vicari, Del Grosso. All. Semplici 5.5

VERONA (4-3-3): Nicolas; Pisano, Bianchetti, Caracciolo, Souprayen; Bessa (dal 27’ st Maresca, Fossati, Valoti (dal 37’ st Gomez); Romulo, Pazzini (dal 22’ st Ganz), Luppi. A disp. Coppola, Troianiello, Cherubin,, Fares, Cappelluzzo, Siligardi. All. Pecchia.

ARBITRO: Abbattista di Molfetta 6

NOTE: clima gradevole, terreno in ottime condizioni. Spettatori 8500. Ammoniti: Fossati, Luppi, Schiattarella, Castagnetti.

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