Giorni interminabili a lottare tra la vita e la morte, un mese di sofferenza fisica e psicologica per riprendersi da quei colpi di pistola, ma ora sta meglio e i carabinieri sono andati a trovarla nel letto d’ospedale al Sant’Anna di Cona.

Raffaella Pareschi, moglie di Roberto Tosi Savonuzzi, ucciso dai colpi di pistola sparati da Simone Bertocchi, anche lei ferita dalla stessa arma è state sentita giovedì scorso dai carabinieri e ha già fornito un pezzo di storia discordante rispetto a quanto sostenuto fin qui dall’omicida: quel giorno non ci fu nessuna lite tra il marito e Bertocchi.

A riportare la notizia sono il ‘Carlino’ e “La Nuova Ferrara”. La signora Pareschi non avrebbe sentito alcune lite, ma si sarebbe allarmata solo dopo aver sentito il primo colpo di pistola, accorrendo subito in aiuto del marito.

Una versione che contrasta con quanto raccontato da Bertocchi, che agli inquirenti ha raccontato di una lite nata da dissidi su alcuni lavori di manutenzione da eseguire nella casa, poi degenerata in modo fatale.

Le indagini proseguono dunque, con nuovi elementi e una nuova versione di quanto accaduto. Lunedì si muoveranno anche i Ris di Parma che analizzeranno quanto ritrovato sul luogo del delitto confrontandoli con oggetti appartenuti a Bertocchi e all’altro uomo con lui presente, William Biancucci, indagato a piede libero. Verrà poi effettuata la perizia balistica sui colpi inesplosi dalla pistola 6,35.

La signora Pareschi – che è in rapido miglioramento, trasferita dal reparto di Rianimazione a quello di Pneumologia – si è intanto affidata all’avvocato Davide Bertasi, che al momento si sta occupando dell’amministrazione di sostegno e segue le pratiche relative ai beni di famiglia e al dissequestro della casa di Fossanova San Marco, che potrebbe arrivare già a fine mese.