Economia e Lavoro
8 Agosto 2016
Il sindacato chiede più chiarezza sulle condizioni per la cessione e chiede di salvaguardare attività e occupazione

Cgil: “Carife, serve una soluzione strutturale”

di Ruggero Veronese | 2 min

Leggi anche

Tre ferraresi nuovi Maestri del Lavoro

Tre ferraresi sono stati nominati quest’anno “Maestri del Lavoro” e riceveranno l’ambita onorificenza della Stella al merito del lavoro. Si tratta di Tiberio Bonora e Maria Chiara Ferrari, dipendenti di Basell Poliolefine Italia, e di Sergio Grigatti, dipendente di Enel Green Power

Corteo del 25 aprile. La Resistenza vive

Oltre duecento persone al corteo organizzato dal centro sociale La Resistenza. Dal parco Coletta a piazza Castello studenti e lavoratori di ogni età hanno intonato insieme “Bella Ciao” e altri canti antifascisti.

25Aprile. “La libertà è come l’aria: ci si accorge di quanto vale quando comincia a mancare”

“La libertà è come l’aria: ci si accorge di quanto vale quando comincia a mancare, quando si sente quel senso di asfissia che gli uomini della mia generazione hanno sentito per vent’anni, e che auguro a voi di non sentire mai”. 

È con le parole di Piero Calamandrei – tra i padri fondatori della Costituzione – che il sindaco Alan Fabbri apre il suo intervento durante la celebrazione del 25 aprile, dopo l’alzabandiera e il picchetto d’onore. 

OLYMPUS DIGITAL CAMERA“A quali condizioni dovrà essere venduta Carife? E per quali obiettivi?”. Non nasconde le proprie perplessità il sindacato Fisac Cgil dopo la notizia del rifiuto da parte dall’Unità di Risoluzione guidata da Roberto Nicastro alle offerte proposte dai due fondi Apollo e Lone Star. Offerte da circa mezzo miliardo di euro che rappresentavano circa un quarto rispetto alla valutazione iniziale dei quattro istituti di credito (oltre a Carife anche Carichieti, Banca Marce e Banca Etruria).

“Dall’invito del 19 gennaio a manifestare interesse all’acquisizione delle quattro Nuove Banche – affermano i rappresentanti Fisac – non è stato dato di conoscere quali condizioni sono state poste dall’Unita’ di Risoluzione presso Banca d’Italia ai potenziali acquirenti. Dopo otto mesi si riparte. Da dove? Le offerte, respinte a ragione, pare, soprattutto del prezzo offerto, troppo basso. Non si conosce se proposta della proprietà e offerte dei potenziali acquirenti abbiano preso in considerazione cosa fare delle quattro banche e delle società dalle stesse controllate o partecipate; quali progetti per l’economia dei territori interessati e per il lavoro”.

In questo intricato scenario, il sindacato lamenta soprattutto la mancanza di chiarezza e di una prospettiva sul futuro dell’istituto di credito: “Si riaprono i negoziati e appaiono, stando alla stampa, nuovi soggetti, italiani finora silenti, in attesa. Di nuovo: a quali condizioni?”. La Fisac chiede in particolare che vengano salvaguardate l’attività e i posti di lavoro di Carife, come condizione di base per ogni futura operazione: “Serve una soluzione strutturale – sostiene il sindacato -: assetti proprietari e societari stabili e duraturi. Ne hanno bisogno le quattro Nuove Banche per consolidare il risanamento e il rilancio. Ne hanno bisogno le comunità locali, le imprese, i risparmiatori. Ne hanno bisogno i dipendenti e gli altri lavoratori dell’indotto. E non solo per i sacrifici richiesti ai piccoli azionisti, agli obbligazionisti in attesa del promesso indennizzo, ai dipendenti cui sono stati richiesti pesanti riduzioni salariali e normative. L’esito della vicenda, anche se riguarda una parte ridotta del sistema, non potrà non incidere sulla qualità del giudizio complessivo sul sistema creditizio, sulle Autorità di vigilanza e di Governo del nostro Paese. Ricordando sempre che non c’è’ ne’ ripresa ne’ sviluppo se non si salvaguardano i livelli occupazionali e la qualità del lavoro”.

Grazie per aver letto questo articolo...
Da 18 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com