Economia e Lavoro
17 Luglio 2016
Il Movimento difesa cittadino si è riunito per fare il punto della situazione sugli indennizzi

Azzerati Carife, “costituitevi parte civile al processo”

di Redazione | 3 min

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Il futuro del lavoro agricolo passa dal “Sistema Agricoltura Ferrara”

Ferrara si dota del "Sistema Agricoltura Ferrara". Bandi e assicurazioni, utilizzo di fitofarmaci, lavoro agricolo e contrasto al caporalato. Questi sono solo alcuni dei temi presenti nel documento strategico sull'agricoltura, redatto per la prima volta dal Comune di Ferrara in sinergia con tutte le associazioni di categoria e le grandi aziende agricole del territorio

diffffdi Marcello Celeghini

“Gli azzerati che non rientrano nei parametri per gli indennizzi, è importante che si costituiscano parte civile nel processo penale contro gli ex vertici delle banche fallite per sperare di riottenere il maltolto”.

Si esprimono in questi termini i rappresentanti di Movimento Difesa del Cittadino, riunitisi venerdì sera nella Sala della Musica per fare il punto della situazione sulle possibili soluzioni a disposizione degli azzerati delle quattro banche fallite per riavere quanto perso e per parlare della crisi dei due principali istituti di credito veneti, ovvero Veneto Banca e Popolare di Vicenza. L’incontro è stato moderato dal presidente della sede di Ferrara del Movimento, Gianni Ricciuti.

Movimento Difesa del Cittadino si mette a disposizione, come già fatto da altre associazioni dei consumatori, di coloro, azionisti e obbligazionisti, che in questi mesi hanno visto sfumare i loro risparmi. Dopo l’emanazione del decreto sugli indennizzi finalmente la macchina risarcitoria si potrà mettere in moto.

“Le tre possibili azioni che gli azzerati possono intraprendere con successo, a nostro parere – spiega l’avvocato Matteo Moschini-, possono essere tre. In primis verificare se hanno i requisiti per ottenere gli indennizzi decisi dal governo che permetterebbero di riavere l’80% della somma persa. Se i requisiti non ci dovessero essere, le strade sono due, o rimettersi all’arbitrato deciso dal governo oppure costituirsi parte civile nel processo penale a carico degli ex vertici delle banche in crisi. Come associazione stiamo cercando di fare pressioni anche sul mondo politico affinché il governo e Bankitalia si prendano le proprie responsabilità”.

Punta il dito verso la Banca d’Italia anche il vicepresidente nazionale del Movimento, l’avvocato Francesco Luongo. “Bankitalia e Consob hanno latitato parecchio in questi anni e non hanno garantito i cittadini ma il sistema. Ora siamo in una situazione assai critica per tutto il sistema bancario italiano. Il governo sa benissimo cosa potrebbe accadere con un ipotetico crac della Montepaschi. È ora di dire basta a tutte le logiche che hanno prodotto questo sfacelo. La tanto odiata Bce sta in realtà facendo la pulizia che la nostra classe politica non è mai riuscita a fare”.

Una battaglia, quella degli azzerati dalle crisi bancarie, che negli ultimi mesi si è drammaticamente allargata anche ai due principali istituti di credito del Veneto, ovvero la Popolare di Vicenza e Veneto Banca.

“Per anni ci è stata raccontata la grossa bugia secondo cui le banche italiane resistevano meglio alla crisi perché erano sostenute dal tessuto delle piccole e medie imprese – commenta il giornalista de ‘Il Gazzettino’ Maurizio Crema -. Veneto Banca e Popolare di Vicenza, mentre la crisi colpiva i grandi gruppi quotati in borsa, cercavano di attrarre clienti facendo leva sul fatto di non essere quotate in borsa e, quindi, al riparo dalla turbolenze finanziarie. Niente di più falso, basta vedere la situazione attuale dei due istituti veneti. Ricordiamoci che fino al settembre 2014 Popolare di Vicenza, già con problemi evidenti, poteva ancora comprare altre banche con il beneplacito di Bankitalia”.

Tra i numerosi interventi successivi del pubblico, Sergio Finessi dei Risparmiatori Azzerati ha ricordato la fiaccolata del 28 luglio in piazza Travaglio alle 20.30, e Giovanna Mazzoni del Comitato No Salvabanche, plaudendo “l’entrata in campo di una nuova associazione con le idee così chiare”, ha auspicato anche che l’attenzione sulle problematiche bancarie e di Carife in particolare, venga sempre mantenuta alta.

Per tutte gli adempimenti, le modalità di presentazione delle istanze, le caratteristiche o i requisiti necessari per il deposito, l’associazione rimane a disposizione degli interessati tramite i recapiti della sede 0532 93140 o il numero diretto del responsabile 0532 240045.

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