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Santa Maria Maddalena. Ha soffocato la madre con un lenzuolo, poi si è tolto la vita soffocandosi con un sacchetto di plastica. Una tragedia familiare ha sconvolto il paese di Santa Maria Maddalena, ieri mattina, dove vivevano il 64enne Paolo Chiarioni, fratello del sindaco di Occhiobello, Daniele, e la madre Leda Bianchi di 88 anni.
L’uomo, conosciutissimo in paese per essere stato per anni titolare dell’edicola di via Eridania, da qualche anno era in pensione e da sempre viveva assieme la madre, che assisteva in quanto afflitta da gravi problemi di deambulazione. I motivi che lo hanno spinto a compiere l’omicidio e poi a togliersi la vita sono ancora da chiarire, ma sembra che il figlio da qualche tempo fosse caduto in uno stato di depressione e prostrazione, mal sopportando di vedere la mamma in condizioni di sofferenza.
A scoprire la tragedia è stata la compagnia di Paolo Chiarioni, Sergia Musacchi, una ferrarese trapiantata a Santa Maria Maddalena, che attorno alle 7.30 ha telefonato a Paolo per accordarsi per uscire a fare spesa. Quando ha richiamato verso le 12, però, Paolo non ha più risposto. E’ stato in quel momento che ha iniziato a preoccuparsi, al punto da recarsi in via Lama e scoprire la tragedia. L’omicidio-suicidio dev’essere quindi avvenuto in quell’arco temporale, probabilmente ancora più stretto dato che uno dei vicini di casa ha visto Paolo Chiarioni alle 9-9.30.
Sul posto si sono portati subito i carabinieri di Occhiobello e della compagnia di Castelmassa, che hanno trovato madre e figlio ormai deceduti, ognuno nella propria camera. In casa sono stati trovati anche diversi medicinali, viste le condizioni di salute della signora Leda, tra cui alcuni tranquillanti, che solo le successive perizie tossicologiche potranno stabilire se siano stati assunti da Paolo Chiarioni prima di compiere l’insano gesto.
Il sindaco di Occhiobello, Daniele Chiarioni, ha seguito per tutto il tempo dalla strada, nei pressi della porta di casa dei familiari, le operazioni di carabinieri e scientifica. Occhiali scuri e volto provato dalla tragedia che ha colpito la sua familia, Chiarioni ha parlato con grande lucidità del fratello e della madre e della situazione: “Mio fratello viveva con la mamma da sempre e hanno lavorato anche insieme in edicola, che hanno venduto nel 2011. La stava assistendo da un paio d’anni dato che aveva grossi problemi di deambulazione, aggravati ultimamente anche da una forma di fuoco di Sant’Antonio. Si era prestato per assisterla rifiutando di assumere una badante, voleva essere lui a starle vicino. La sua compagna, Sergia, ha detto che da una settimana circa l’aveva visto molto depresso per la situazione, ma da qui a fare quello che ha fatto…”.
Al sindaco Chiarioni, in serata, è giunto il messaggio di cordoglio del segretario provinciale del Pd di Rovigo: “Il Partito Democratico si stringe attorno al Sindaco di Occhiobello Daniele Chiarioni per il lutto che ha colpito la sua famiglia”.
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