Economia e Lavoro
12 Giugno 2016
"L’attenzione si sta spegnendo mentre i politici restano a guardare"

I No Salvabanche ancora in piazza: “Il Pd nostro principale nemico”

di Redazione | 3 min

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“Giù le mani dai nostri risparmi” era lo slogan ripetuto come un mantra dai circa quaranta manifestanti che ieri mattina (sabato 11 giugno) hanno sfilato per le vie del centro contro il decreto Salva Banche. I risparmiatori Carife del comitato No Salvabanche, accompagnati da un gruppo di cittadini solidali, hanno manifestato passando davanti alle finestre del Municipio e dell’Agenzia 1 della Cassa di Risparmio di Ferrara.

L’itinerario ha poi portato i dimostranti a passare davanti alla sede della Fondazione Carife e alla sede centrale della Cassa di Risparmio e si è infine conclusa in piazza Castello.

Lungo il percorso sono stati appesi cartelloni con slogan per sensibilizzare la cittadinanza intorno alle vicende dei piccoli creditori. Proprio davanti agli sportelli Carife di corso Martiri della Libertà i manifestanti hanno ricordato la vicenda di Giosuè Arnone, pensionato di 83 anni che dopo aver visto andare in fumo 36 mila euro di risparmi ha dovuto chiedere un prestito all’istituto di credito. Prestito concesso con un tasso di interesse dell’8,3%.

“Tassi da strozzini –  rumoreggiava il corteo – che devono essere ribassati al più presto”. Le storie di risparmi perduti sono tante: “I politici stanno a guardare alla finestra mentre l’attenzione si sta spegnendo”, dice Giancarlo Toselli, che aggiunge “ci hanno fregato i soldi e ci trattano come delinquenti, ci saranno dieci poliziotti per ognuno di noi qui”.

Già la settimana scorsa sei risparmiatori ‘azzerati’ ferraresi erano stati fermati dalle Forze dell’Ordine all’arrivo alla stazione di Bologna dove si erano recati per una manifestazione simile  a quella di sabato 11 giugno. Mentre si preparano a Roma le azioni legali per ottenere un pieno rimborso di quanto perso dai risparmiatori dal megafono in testa al corteo si sente dire che “la questione dei rimborsi ha prodotto una pezza peggiore del buco”.

Dopo la manifestazione il comitato dei No Salvabanche hanno inviato un duro comunicato: “Ancora una volta Ferrara non è stata risparmiata, più di 10 milioni di euro sono stati bruciati. Siamo consapevoli che è necessario continuare a lottare perché la nostra vicenda rappresenta soltanto la punta dell’iceberg: il sistema bancario é a pezzi e vogliono far pagare a noi la sua crisi. La manifestazione di oggi si è conclusa con un’indicazione chiara e una promessa determinata. Il Pd è il nostro principale nemico. Indipendentemente da come andrà a finire la vicenda del salvabanche, noi promettiamo che faremo di tutto per fargli pagare il più altro prezzo politico possibile, perché non c’hanno rubato solo i soldi ma pezzi interi di vita. Per questo motivo ci impegneremo, in futuro, a costruire un “No” sociale per il referendum sulla costituzione e contro il governo Renzi. Come abbiamo urlato oggi in piazza: se ne devono andare tutti a casa”.

IL VIDEO DELLA MANIFESTAZIONE DEI NO SALVABANCHE (1)

IL VIDEO DELLA MANIFESTAZIONE DEI NO SALVABANCHE (1)

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