Portomaggiore
1 Giugno 2016
Si sfiorò la tragedia l’alba del 10 marzo di sei anni fa. Ora la nuova struttura

La palestra rinata dopo il crollo

di Redazione | 3 min

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Portomaggiore. Sono passati sei anni da quella mattinata del 10 marzo 2010 e dalla tragedia sfiorata quando, a causa dell’accumulo di neve, il tetto dello struttura crollò appena venti minuti prima dell’arrivo delle classi che avrebbero dovuto svolgere la lezione di ginnastica nel palazzetto.

Risale a febbraio dello scorso anno, invece, la notizia delle sei condanne per il crollo dell’impianto sportivo. Le colpe più gravi sono state attribuite ai tecnici della Sole Engineering di Terni, la ditta che si occupò dell’assemblaggio delle aste e delle viti che costituivano la struttura del tetto.

Le pene sono state di 2 anni e 6 mesi per Stefano Tommasi, amministratore della ditta, e  1 anno e 8 mesi per Vincenzo Fattorini, progettista della copertura e responsabile tecnico.

Pena più lieve per le altre quattro persone coinvolte nel processo: 1 anno, con sospensione condizionale della pena, per Giovanni e Pasquale Canalicchio, dell’omonima ditta che eseguì le lavorazioni di filettatura di aste e sfere; stessa pena per l’ ingegnere Luisa Cesari, direttore dei lavori del Comune di Portomaggiore, e per l’ingegnere Giuliano Mezzadri, collaudatore dell’opera.

L’inaugurazione che si è svolta oggi, martedì 31 maggio, è stata il primo passo per ripartire, anche se non è stato semplice, come ha ricordato il sindaco Nicola Minarelli. “Ci tenevamo a mostrarvi che il recupero complessivo del palazzetto è terminato, un palazzetto che riveste grande importanza per le scuole, per le società sportive e per la comunità in generale”, ha commentato Minarelli, ringraziando la Provincia e l’Osservatorio dello sport.

Entro il mese di giugno verrà montata l’ultima porta mancante, mentre i mesi di luglio e agosto verranno utilizzati per fare l’inventario e il trasloco dell’attrezzatura dalla palestra di Via Repubblica del Congo alla nuova struttura, che sarà quindi effettivamente operativa da settembre.

“Se dovessimo essere rieletti, non ci saranno altri momenti inaugurali, i protagonisti da oggi dovranno essere le scuole medie e superiori e le società sportive”.

Ancora da decidere è la destinazione di alcuni fondi da parte della Provincia: se non verranno stabilite altre priorità, essi verranno destinati all’acquisto di una tenda divisoria per permettere lo svolgimento di due attività contemporaneamente.

In sospeso anche la gestione della palestra. “Chiederemo che coloro che si candideranno abbiano avuto esperienza in questo senso, dopodiché daremo priorità alle attività sportive esistenti del comune”, ha concluso il sindaco.

L’Osservatorio dello sport ha determinato che questa struttura non è sufficiente per accogliere tutte le attività sportive presenti sul territorio: non in termini di spazio, dato che ricopre quasi 1000 mq, ma per la contemporaneità dello svolgimento delle attività, quindi sicuramente una delle altre due palestre di Portomaggiore (quella di via Repubblica del Congo o quella di Via Padova) resterà operativa, in base alle società che intendono accollarsi l’onere della gestione di una delle due (che avrà comunque comodato d’uso gratuito).

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