Eventi e cultura
3 Maggio 2016
Presentata la ricerca svolta dal liceo Carducci. “Ci siamo arricchiti di nuovi aspetti non acquisibili sui libri scolastici”

Gli studenti studiano la storia sulle lettere dei soldati

di Redazione | 2 min

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“Memorie d’archivio e di famiglia” è il nome del progetto che ha coinvolto numerosi studenti del liceo Carducci di Ferrara, alunni provenienti da diversi indirizzi delle classi quarte e quinte dell’istituto d’istruzione superiore.

Il percorso di ricerca effettuato dagli studenti è stato presentato presso la sala del consiglio della residenza municipale di Ferrara, alla presenza del dirigente scolastico dell’istituto Carducci Licia Piva, Daniele Civolani presidente dell’Anpi, il responsabile dell’archivio storico comunale Enrico Trevisani, e l’assessore alla cultura e ai giovani Massimo Maisto, che ha sottolineato l’importanza dell’istruzione e del suo avvicinamento ai giovani: “Le scuole sono dei centri culturali e devono considerare i musei come una loro succursale, un’aula didattica in cui lavorare ed imparare”.

Durante l’intero anno scolastico le classi 4E, 4F, 5E, 5A e 5B hanno intrapreso il percorso di ricerca e analisi storica grazie all’entusiasmo degli insegnanti ed in particolare di Laura Borghi, docente di italiano e storia che, per coinvolgere gli studenti, ha proposto un laboratorio d’approfondimento scolastico sul tema della memoria dei resoconti di guerra.

DIGITAL IMAGE“Lavoriamo sui documenti e cerchiamo di riportarli in vita attraverso ricerche e laboratori di esperienze dirette”: da un’idea nasce così una collaborazione che da una parte vede come protagonista il museo del Risorgimento e della Resistenza assieme alla sua responsabile Antonella Guarnieri, all’interno del quale i ragazzi hanno lavorato con la documentazione d’archivio che spazia dalla dominazione francese fino al periodo resistenziale.

Dall’altra parte invece, vi è la presenza di Enrico Trevisani e Corinna Mezzetti, due importanti guide dell’archivio storico comunale, che hanno messo a disposizione degli studenti la documentazione epistolare relativa alla prima guerra mondiale.

Un’esperienza scolastica più che riuscita se si ascoltano i giudizi e i pareri degli studenti stessi, capaci di accendere orgoglio e tenerezza in chi li guida ed educa quotidianamente. “Ci siamo arricchiti di nuovi aspetti non acquisibili sui libri scolastici” afferma Vanessa, studentessa della classe 5E, coetanea di Vittoria e Nicol della 5B che sottolineano “abbiamo compreso che la storia non si apprende unicamente dai libri, ma toccando le lettere dei soldati scritte ai propri cari, lettere che ci hanno fatto sentire partecipi della stessa realtà”.

Od ancora ciò che ha provato ed emozionato Gian Luca, alunno della 4E: “Il timore di danneggiare materiali importanti, l’odore di vissuto e di ricordo, la bellezza di quelle lettere che hanno avuto la fortuna di non essere state dimenticate, i segreti bisbigliati tra una riga e l’altra che mi rendono partecipe di storie così lontane e la frustrazione di non riuscire a decifrare quelle scritture così fini e delicate”.

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