Economia e Lavoro
30 Aprile 2016
Rimborsi automatici forfettari (l'80%) per i bondisti con reddito inferiore a 35mila euro, ma conta anche la data di acquisto

Carife. Ecco il decreto sui rimborsi

di Redazione | 2 min

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Renzi e Padoan

Renzi e Padoan. Immagine concessa su licenza CC-BY-NC 3.0

Il Consiglio dei ministri ha dato l’ok al tanto agognato ‘decreto rimborsi’ per gli obbligazionisti subordinati “bruciati” dopo il decreto del 22 novembre per la risoluzione delle quattro banche in default, tra le quali Carife.

Il decreto prevedere il rimborso fino all’80% per gli obbligazionisti che hanno acquistato bond entro il 12 giugno 2014 e che abbiano un reddito inferiore a 35mila euro. A queste condizioni sarà automatico e, dunque, senza arbitrato. Il rimborso forfettario dell’80% potrebbe però essere inferiore se il bond in questione ha prodotto comunque rendimenti positivi.

Il 12 giugno 2014 è lo spartiacque temporale segnato dall’entrata in vigore della direttiva europa che detta nuove norme per la risoluzione bancaria. Chi ha acquistato dopo tale data per ottenere un ristoro dovrà affrontare l’arbitrato gestito dall’Anac guidata da Raffaele Cantone. Stessa misura per chi ha acquistato prima ma non rientra nel limite di reddito dei 35mila euro.

Secondo quanto affermato da Matteo Renzi nella conferenza stampa al termine del Cdm “rimangono fuori soltanto 158 persone che hanno acquistato sul mercato elettronico secondario a prezzi scontati. Definirli truffati è un po’ difficile, ma avranno la possibilità di ricorrere all’arbitrato”.

La portata del fondo per i rimborsi, secondo quanto spiegato da Renzi, dipenderà da quanti chiederanno il rimborso automatico e dagli esiti dei processi arbitrali. “Le risorse per coprire i rimborsi automatici e gli arbitrati non saranno razionati – ha garantito il ministro Pier Carlo Padoan -, non c’è il rischio che ad un certo punto qualcuno arriva e non trova più i soldi”.

I rimborsi automatici dovrebbero riguardare circa la metà degli obbligazionisti subordinati ‘bruciati’ con il crac delle quattro banche, circa 10mila secondo Padoan, che però ha precisato che si tratto solo di una stima da verificare.

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