Spettacoli
3 Marzo 2016
L'opera in scena venerdì 4 e domenica 6 marzo al Teatro Comunale. Francesco Ommassini dirige l'Orchestra Regionale Filarmonia Veneta

Don Giovanni di Mozart, torna a Ferrara il mito del libertino

di Redazione | 3 min

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don giovanni 2È forse l’opera più famosa e rappresentata al mondo, e sicuramente quella su cui si è scritto di più. Don Giovanni di Mozart ritorna in scena al Teatro Comunale “Claudio Abbado” venerdì 4 marzo alle 20 e domenica 6 marzo alle 16 nell’ambito della stagione Lirica 2016.
Nata dalla coproduzione fra Teatro Comunale di Ferrara e Teatri e Umanesimo Latino SpA, l’opera vedrà interpreti i cantanti vincitori del XLV Concorso Internazionale “Toti Dal Monte”, svoltosi a Treviso dal 22 al 27 giugno 2015: Valentina Varriale (Donna Anna), Gioia Crepaldi (Donna Elvira), Lorenzo Grante (Leporello), Roberto Maietta (Masetto), Letitia Vitelaru (Zerlina). Il ruolo del protagonista sarà sostenuto da Luca Dall’Amico, Don Ottavio sarà interpretato da Davide Giusti e Il Commendatore da Federico Benetti. Sul podio dell’Orchestra Regionale Filarmonia Veneta vi sarà Francesco Ommassini, mentre la regia dell’opera è affidata a Lorenzo Regazzo. Le scene e i costumi sono di Eugenio Monti Colla,  tra i massimi esponenti della secolare tradizione del teatro di marionette; le coreografie sono di Andrea Bassi, le luci di Roberto Gritti. Il Coro Iris Ensemble sarà diretto da Marina Malavasi.
Don Giovanni è la seconda delle tre opere italiane che il compositore salisburghese scrisse su libretto di Lorenzo da Ponte: precede Così fan tutte e segue Le nozze di Figaro. Dopo il successo ottenuto da quest’ultimo titolo, il direttore del Teatro Nazionale di Praga commissionò a Mozart una nuova opera in cui vi fosse una parte da affidare a Luigi Bassi, il giovane baritono italiano che aveva trionfato nelle Nozze. Rappresentata per la prima volta al Teatro Nazionale di Praga il 29 ottobre 1787, diretta per le prime quattro recite dallo stesso Mozart, Don Giovanni raccolse i consensi e gli applausi più calorosi che mai il compositore avesse ricevuto. Costruita come dramma giocoso, l’opera è pervasa da un’aura drammatica. La musica mostra una tale ricchezza e profondità di emozioni che ha sovente indotto a considerarla un’opera piuttosto tragica. La nota demoniaca, il gusto di sfida del peccare di Don Giovanni, il suo orgoglio quasi eroico convivono con la gaiezza e la grazia degli altri personaggi. Da ciò anche nasce la complessità di quest’opera, considerata tra i massimi e più perfetti esempi di teatro lirico.
don giovanni 3Il regista Lorenzo Regazzo ha voluto evidenziare nello spettacolo quella che gli sembra essere l’unica finalità dell’incessante attività di seduzione di Don Giovanni: il «piacer di porle in lista», come canta Leporello. Come ha spiegato in una recente intervista: “È un allestimento ‘all’antica’, con le macchine teatrali esibite e in mobilità. Il protagonista torna a essere il libertino imperturbabile delle origini. E Leporello è pura maschera, il servo arlecchinesco e sarcastico della commedia dell’Arte, vacuo e infantile imitatore del suo padrone”. Lettura all’antica “non significa ‘tradizionale’: con i cantanti abbiamo cercato di esplorare gli infiniti sottotesti del libretto, alimentando conflitti e ossessioni e cercando di strutturare ogni personaggio con un proprio precipuo ‘divenire’”.
Prezzi da 15 a 63 euro. Per i giovani entro i 30 anni, sconto del 50% sul prezzo del biglietto intero. Ricordiamo inoltre le formule Lirica in famiglia (biglietto a 5 euro per ragazzi sino a 12 anni accompagnati) e Under 18 (10 euro per chi è entro 18 anni). Info: tel. 0532 202675 – www.teatrocomunaleferrara.it
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