Bondeno
1 Giugno 2015
Il neo sindaco: "Non so ancora come mi sento"

Bergamini stravince a Bondeno, Sgarbi: “Da domani al lavoro”

di Redazione | 3 min

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Bondeno

. Che Bergamini abbia fatto il miracolo lo si rileva dalle dichiarazioni della campagna elettorale, quelle a microfoni spenti. “Vinciamo col 53 percento”, diceva Fabbri con fare quasi da spaccone quando nelle settimane e nei giorni scorsi gli si chiedeva una previsione. Il candidato della Lega era un po’ più cauto – la faccia del resto era la sua a questo tornata –, ma nemmeno lui la vedeva male, diceva. Finisce che invece Bergamini arriva a un soffio dal 59%, quasi eguagliando il suo predecessore alle amministrative dell’anno scorso, mentre la campagna del Pd incentrata sul fair play e sul rinnovamento, senza colpi di testa o dichiarazioni spigolose che molto aveva fatto pensare il centrodestra sul rischio ballottaggio collassa su sé stessa, e forse è anche un peccato per i toni civili e concreti che questa campagna aveva regalato.

Nemmeno Pancaldi se la cava male, anzi, fermandosi poco prima della doppia cifra rispetta le previsioni della vigilia e prende un seggio ma non riesce ad essere l’ago della bilancia così pesante da tenere il fiato sospeso per altre due settimane. Fiato sospeso che per la Lega sarebbe probabilmente stato una rovina totale: un eventuale suo apparentamento coi democratici aggiunto al noto snobismo degli elettori del centrodestra nei confronti dei ballottaggi avrebbe potuto dare risultati completamente diversi.

Comunque, nelle due ore degli scrutini il voto popolare si fa chiaro: Sgarbi vince solo a Pilastri e Bergamini lascia presto il bar ‘Dal Mister’ di Scortichino, suo quartier generale elettorale per la serata, per venire sotto al municipio a spoglio ampiamente in corso accolto dai suoi sostenitori che subito fanno partire i cori. Si sorprende anche lui delle percentuali che raggiunge, saluta tutti, abbraccia il nonno poi, dopo la concessione della vittoria da parte del suo avversario con un sms – “Mancano pochi dati, buon lavoro sindaco” è il testo del messaggio – sale con la fascia tricolore sul balcone e ringrazia: “Non so ancora come mi sento, abbiamo vinto nel segno della continuità. Avevamo detto che saremmo andati avanti e andiamo avanti, grazie a tutti, è un po’ strano essere qui di notte”. Poche parole che fanno partire i fumogeni verdi. Subito dopo Fabbri, al suo fianco, conferma: “Salvini è contento, non si aspettava nulla di diverso, l’abbiamo appena sentito”.

Sgarbi non lo raggiunge per congratularsi personalmente, rimediano alcuni dei suoi candidati al consiglio tra cui Ilaria Faraoni, leader delle preferenze del Pd, qualche tempo dopo.

A trainare Bergamini, delle sue cinque liste collegate, sono state la Lega e la civica E Avanti fondata da Fabbri, mentre il resto raccoglie le briciole, Forza Italia compresa che durante lo spoglio è stata superata a più riprese dalla Civica per Bondeno, nonostante spicchino le 217 preferenze ottenute dal finora sindaco facente funzioni Cristina Coletti. Oltre a lei a raccogliere preferenze per il centrodestra – dopo Fabbri, leader assoluto che ne ottiene 374 – sono Vincenzi (287), Bonati (170), Cestari (130), Poltronieri (187) e Saletti (139).

Sul fronte opposto il discorso è lo stesso: Noi per Voi ottiene risultati quasi risibili e a spingere i democratici sono solo i democratici, per i quali nelle preferenze si fanno notare, oltre alla già citata Faraoni che prende 170 preferenze, Verri (135), Lugli (77) e Camerani (76).

Nonostante comunque le percentuali rimangono le stesse – stante le differenze delle candidature – sul versante dei partiti, l’affluenza scende, e non di poco. Rimane poco sopra la media nazionale, ma il dato finale del 63% degli aventi diritto è 11 punti sotto il dato dell’anno scorso.

A mettere la parola fine ala lunga serata elettorale rimane ovviamente Sgarbi. “Per noi questa è stata una bella avventura, non è la fine ma l’inizio di un nuovo progetto politico, da domani si comincia a lavorare”.

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