Cronaca
28 Maggio 2015
Gli animalisti: "Non sacrificate la vita dei cavalli per il vostro divertimento"

Palio, presidio contro la “corsa che uccide”

di Redazione | 3 min

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Oltre cento persone al corteo organizzato dal centro sociale La Resistenza. Dal parco Coletta a piazza Castello studenti e lavoratori di ogni età hanno intonato insieme “Bella Ciao” e altri canti antifascisti.

AD - No corsa PalioDomenica 31 maggio Animal Defenders organizza il consueto presidio contro la corsa dei cavalli e delle asine del Palio di Ferrara a cui hanno aderito Lav, Enpa, Animalista Italiani, Avedev, Lega del cane, Bologna Animale, Orsi della Luna, Gata, A Coda Alta, nonché tanti attivisti indipendenti senza sigla o associazione.

Durante l’edizione del 2006 due cavalli morirono e uno venne ferito gravemente. Nonostante sia stata riconosciuta l’inadeguatezza della pista e l’eccessiva velocità dei cavalli in rapporto alle dimensioni di piazza Ariostea dove tradizionalmente si svolgono le corse, esse non sono mai state interrotte.

In seguito a questo avvenimento, in una lettera aperta il Comune disse: “La barbarie alla quale abbiamo assistito non fa parte della nostra cultura ed è qualcosa che respingiamo con sdegno e profonda tristezza”, ma nonostante questa dichiarazione “non sono mai stati presi veri provvedimenti – replicano gli animalisti – al fine di interrompere una pratica che mette a repentaglio la salute e l’esistenza di animali innocenti, per il divertimento di una platea che dimentica il valore della vita in tutte le sue forme.

Animal Defenders non è contraria al Palio di Ferrara tout court, con le sue sfilate e costumi che contribuiscono ad arricchire la città, bensì si oppone fermamente alla circoscritta manifestazione delle corse con cavalli e asine che “null’altro rappresenta se non lo sfruttamento animale al puro scopo di intrattenere, con tutti i rischi che questo comporta, a partire dalla reificazione di esseri che sacrificano la loro vita tra box e piste”.

Ma cosa comporta la vita di un cavallo nato per gareggiare nelle corse? “Per ‘produrre’ un buon cavallo da corsa – rispondono gli animalisti – vengono inseminate manualmente decine di fattrici che partoriranno puledri destinati alla cattività e che prematuramente verranno separati dalle madri. Un cavallo da corsa è destinato a vivere in box, rinunciando da subito alla vita libera in mezzo al suo branco. Affinché in futuro un ‘buon cavallo’ vinca in corsa deve essere presto domato e addestrato per diventare una vera e propria macchina da gara”.

“L’addestramento comporta tanta fatica e privazione – denuncia Animal Defenders – e può causare già in questa fase il ferimento dell’animale. L’alimentazione del cavallo da corsa è fatto di cibi iper-energetici che lo rendano sempre reattivo e veloce, pronto ad essere messo costantemente sotto sforzo; e non è da escludere che venga trattato con l’iniezione di droghe affinché il suo cuore pompi al massimo e il suo carattere docile venga stravolto”.

“La corsa di cavalli ed asine del Palio di Ferrara è sì una tradizione, ma che dimentica o ignora volutamente la natura e il benessere di questi animali – concludono gli animalisti -. Dietro la parola tradizione si cela purtroppo un business come tanti che specula sullo strazio di esseri senzienti, pedine contro la loro volontà di un avido gioco umano. L’amore è il rispetto per l’altro, non è possesso, né tanto meno oppressione e soppressione.

Lo scorso 25 aprile durante il Palio di Bomarzo un altro cavallo innocente è morto in una corsa analoga a quella di Ferrara. Per questi motivi Animal Defenders invita tutti gli animalisti ad esprimere il dissenso verso questa pratica, partecipando al presidio di domenica alle 15.30 in corso Porta Mare 47 (a metà strada tra via Folegno e via delle Vigne), “per dar voce a chi non ha la possibilità di farlo, oltre che per palesare l’indignazione verso uno spreco di risorse economiche che potevano essere utilizzate in maniera più efficiente in un periodo di grave crisi e di grandi restrizioni. Diciamo basta a tutte le corse con animali nei Palii di tutta Italia”.

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