Sport
25 Maggio 2015
Bulgarelli ripercorre gli ultimi quattro anni della sua dirigenza e spiega le proprie decisioni ai tifosi e aggiunge: "Allestiremo una squadra competitiva: vogliamo i play off"

Pallacanestro Ferrara: Bulgarelli incontra i tifosi

di Redazione | 7 min

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25Aprile. “La libertà è come l’aria: ci si accorge di quanto vale quando comincia a mancare”

“La libertà è come l’aria: ci si accorge di quanto vale quando comincia a mancare, quando si sente quel senso di asfissia che gli uomini della mia generazione hanno sentito per vent’anni, e che auguro a voi di non sentire mai”. 

È con le parole di Piero Calamandrei – tra i padri fondatori della Costituzione – che il sindaco Alan Fabbri apre il suo intervento durante la celebrazione del 25 aprile, dopo l’alzabandiera e il picchetto d’onore. 

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Tempo di chiarimenti tra Fabio Bulgarelli e gli aficionados della Pallacanestro Ferrara e d’altronde, si sa che tra innamorati si litiga ma poi si finisce sempre con il “fare pace”. L’amore dei tifosi per la Pallacanestro e di questa realtà, che negli ultimi anni si è faticosamente ricreata, grazie alla dirigenza Bulgarelli, che ha imparato ad amare questa disciplina, “di cui ero assolutamente privo di conoscenza”, confessa il pres. Biancazzurro.
Le perplessità dei supporters erano quelle descritte nella lettera di qualche giorno fa agli organi di stampa, ovvero perplessità relative a come la trattativa per il possibile passaggio di quote all’ingegner Maiarelli fosse stata condotta ed interrotta, perplessità relative alle dichiarazioni a Basket In, che dichiaravano l’impossibilità di andare avanti, per Fabio Bulgarelli e l’inaspettato dietrofront un paio di settimane dopo. Nella lettera, così come nelle dichiarazioni dei tifosi di ieri sera, traspariva preoccupazione, ma anche gratitudine per questi ultimi quattro anni e per il lavoro svolto dalla dirigenza.
Il pres., dopo aver ascoltato la voce dei tifosi, replica ripercorrendo le ultime stagioni:

“Siamo partiti dalle ceneri quattro anni fa, perché abbiamo preso l’unico titolo disponibile, dato che il titolo di A2 era stato venduto, nonostante il grande dispiacere dei tifosi, chi mi ha preceduto ha dovuto fare delle scelte di un certo tipo. Io sono partito non conoscendo nulla, – ricorda il massimo dirigente – tra l’altro abbiamo dovuto fare tutto il grande fretta, cercando di salvare il salvabile.
A fine dell’anno scorso c’è stato il serio pericolo di vendere a Treviso, che ci mise tre giorni a fare un’offerta scritta. Il rischio serio c’era perché gli sponsor storici avevano millantato di dare molto meno; Mobyt ad esempio avrebbe dato da 130.000 a 90.000 euro. Io non muovo nessuna critica in questo senso, le realtà economiche che danno meno per mille motivi non vanno contestate, in un periodo come questo poi in special modo. Un anno fa, – prosegue Bulgarelli – misi così tutti in allarme; era una provocazione e mi rendo conto sia stata una cosa difficile da capire per tanti. Quel mio grido fu in realtà un modo per dare uno scossone e per cercare qualcuno che ci mettesse la faccia per cercare di risolvere le cose. L’ingegner Maiarelli si impegnò pubblicamente. Spero sinceramente che continui a farlo, dal momento che c’è una trattativa che non va in porto, non vedo perché una persona che da tempo è innamorata della Pallacanestro, tanto da cercare di comprare la società, non debba più dare il proprio contributo avendone le possibilità”.

E qui il presidente apre il capitolo trattativa e le dichiarazioni forse frettolose rilasciate a Basket In:

“L’ingegner Maiarelli si è prodigato in maniera significativa per coinvolgere persone e risorse nel corso dell’ultimo anno, senza risultato alcuno. Sono stati presi contatti interni ed esterni a Ferrara, ma purtroppo non è semplice di questi tempi. Voglio precisare che anche io faccio parte dell’Unione Industriali e che anche io ho contatti in questo settore, non solo Maiarelli, ma purtroppo non ci sono tanti industriali disposti a dare un contributo alla Pallacanestro Ferrara.
Sicuramente a fine anno sportivo c’erano tanti punti di domanda, Nani che ci ha abbandonato, la situazione non semplice di Veneto Banca… Sembrava che tutto rischiasse di sgretolarsi. Personalmente, – prosegue Bulgarelli – non avevo intenzione di vendere il titolo, semplicemente manifestavo la mia sensazione di solitudine a gestire da solo una cosa che sta crescendo, tanto e bene.
Poco prima delle mie dichiarazioni in televisione, l’ingegner Maiarelli mi disse che non era riuscito a raccogliere nulla, che quindi non era riuscito ad aiutare la Pallacanestro come avrebbe voluto e si è offerto di rilevare la società.
In quel momento non c’era Mobyt, c’era il problema di Veneto Banca… ho parlato con l’avvocato Polizzi, con cui si è trovato subito un accordo verbale. Poi con l’ingenger Maiarelli si sono cambiate un po’ le carte in tavola.

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Perché è naufragata la trattativa? Perché forse erano sbagliati i tempi in cui la sua offerta è stata presentata. Se Maiarelli si fosse fatto avanti prima, – analizza Bulgarelli – e non a campionato finito, io probabilmente non mi sarei trovato nelle condizioni di voler rispettare accordi presi con alcuni collaboratori.
Inoltre avevo già trovato un primo sponsor, l’ingegner Maiarelli non era d’accordo perché avrebbe voluto il suo nome… Sono stati queste sfumature che sembravano non trovare via di soluzione che alla fine mi hanno fatto propendere per la decisione che già avevo preso a fine campionato: ovvero vado avanti io.

La conferenza stampa, – spiega il presidente – è stata una scelta forte, una decisione netta, di chiusura definitiva della trattativa, senza comunicarlo alla controparte. Ho preso esempio da Giorgio Nani, quando fece lo stesso per comunicare che Mobyt l’anno prossimo non ci sarebbe stata, una decisione senza appello, con l’unica sostanziale differenza: che lui ha mollato e io vado avanti”.

Due anni, le promesse sono state di due anni ancora di gestione Bulgarelli…

“Ho detto due anni, ma potrebbero essere anche dieci dato l’entusiasmo che ancora ho, – dichiara il massimo dirigente della Pallacanestro Ferrara, – dico due anni perché vorrei fare promesse che riesco a mantenere. Vorrei allestire una squadra più forte dell’anno scorso. Ferrara è una piazza importante, i giocatori fanno la fila per venire da noi, ho contatti con sponsor non solo locali, ma anche nazionali, con imprenditori che intendono portare le proprie risorse a Ferrara perché qui c’è entusiasmo, c’è tanto pubblico ed è una piazza storica”.

Anche in merito alla rescissione del contratto con Pulidori i tifosi hanno chiesto chiarezza, dopo quattro anni in cui il DS ha rappresentato una sicurezza. Massima fiducia nei confronti della figura di John Ebeling, ma certo è che l’allontanamento di Pulidori ha creato qualche perplessità da parte degli aficionados:

“Pulidori ha fatto un ottimo lavoro, – spiega il presidente – tengo a precisare che il suo addio non è stato certo deciso a seguito di quella che io considero una scivolata, ovvero quella di portare Hasbrouck da Maiarelli; sarei stato stupido ad arrabbiarmi per questo. La scelta è stata puramente tecnica, sono successe cose che magari dall’esterno non si vedono, ma dall’interno sì. Anche per il fatto che non avesse conoscenza degli americani. Ha inoltre fatto alcune scelte tecniche che non ho condiviso, ma più che altro io cercavo una figura come quella di Ebeling, un DS che avesse la forza e la capacità di portare quei giocatori che verrebbero solo con lui”.

I rumors degli ultimi giorni sul mercato vogliono inoltre Martelossi a Mantova o comunque in rotta per allontanarsi da Ferrara, il presidente precisa:

“Martelossi è l’allenatore della Pallacanestro Ferrara, non possiamo negare che abbia ricevuto delle offerte importanti, lui ha un’escape nel suo contratto, io lo terrei, solo un pazzo non lo terrebbe, però è comprensibile che lui voglia valutare altri tipi di offerte”.

Era il professor Keating nell’Attimo Fuggente che diceva, salendo sulla cattedra, che a volte le cose vanno viste da un’angolazione diversa da quella che ci viene d’istinto. E così che dopo alcuni giorni di nebbia ora pare tornare il sereno dopo questo confronto tra tifosi e società:

“E’ giusto che se la società e questa realtà cresce, cresca anche il rapporto tra società stessa e tifosi. La mia voglia è quella di far crescere la Pallacanestro. Faremo una squadra competitiva, ve lo garantisco, vogliamo i play off”.

In merito al main sponsor ancora Bulgarelli non si sbilancia, “ho firmato un patto di riservatezza, per ora nulla posso dire”, a giorni l’alzata del sipario, anche se tutti gli indizi sembrerebbero portare verso il Pastificio Bondi.

I supporters presentatisi in sala stampa hanno inoltre chiesto, date le intenzioni della Lega di dividere la Gold in due gironi con stile meritocratico, (che comporterebbero trasferte onerose e sostanziale assenza di derby fonte di incasso) come la società intenda muoversi a riguardo. La risposta viene dal Segretario Generale Nicola Branchini, che conferma come si stia cercando di opporsi a questa probabile via che verrà percorsa, anche se l’ultima parola sarà dopo il termine dei play off di serie B.

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