di Matteo Rubbini

Argenta. Una situazione di pericolo e di criticità, secondo Luca Bertaccini, capogruppo Movimento 5 Stelle di Argenta, quella presso la chiavica a servizio del torrente Idice, posizionato nelle immediate vicinanze del tratto in cui confluisce nel fiume Reno.

È infatti facilmente riscontrabile, tramite un breve tratto a piedi a cui si accede nei pressi del Bar Bastia a San Biagio, la forte presenza di arbusti, tronchi di albero e rifiuti di vario genere, in corrispondenza dei piloni accanto alle paratie che regolano il deflusso delle acque.

“Tale ‘impedimento’ potrebbe causare, specie in periodi di forti piogge, ma anche con perturbazioni nella norma – spiega Bertaccini – un innalzamento anomalo del livello delle acque ed una situazione di seria difficoltà delle reti idrauliche presenti sul territorio”.

Il problema era stato inizialmente sollevato in data 15 novembre grazie ad un’interrogazione comunale, anche se, in quella data, la richiesta di chiarimenti verteva sulla situazione del canale sussidiario parallelo all’Idice. Una risposta, lamenta Bertaccini, avvenuta solo il 2 marzo e promanata dal Consorzio di Bonifica Renana.

“Ad oggi, le segnalazioni fatte al Comune di Argenta sulla situazione dell’Idice, che non scorre nelle migliori delle modalità essendo pieno di tronchi d’albero, rami e rifiuti, sono state diverse – continua Bertaccini –. Oltre ai nostri solleciti, fatti come Movimento 5 Stelle, ho provveduto, insieme ad altri cittadini, ad utilizzare il sistema Rilfedeur, un sistema che permette al comune cittadino di segnalare fenomeni di degrado urbano alla autorità competenti”.

L’accusa di Bertaccini è quella di un monitoraggio che da parte del Comune di Argenta non viene eseguito nei modi e nei tempi idonei alla situazione:”Ora siamo in maggio e dopo un mese e mezzo, né come consigliere, né come cittadino ho ricevuto una risposta. Queste problematiche devono avere risposte più veloci in modo da poter intervenire prima delle forti piogge che potrebbero arrivare”.

“Fa sorridere – conclude – che nei momenti di piena del Reno il sindaco Antonio Fiorentini si ‘immolasse’ sul ponte facendosi le foto davanti al ‘grande fiume’, mentre ora non agisce come necessario”.