Cronaca
20 Marzo 2015
La garante regionale dei detenuti: "Ora non si sono più alibi: occupiamoci di recupero e socializzazione"

Carcere: non c’è più l’allarme sovraffollamento

di Daniele Oppo | 3 min

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carcere ingressoIl 2010, quando nel carcere dell’Arginone erano detenute 526 persone in uno spazio che ne dovrebbe contenere 466, sembra essere ormai un ricordo. Gli ultimi dati riguardanti la casa circondariale estense parlano infatti di un allarme sovraffollamento cessato e di un ripristino della normalità.

Un andamento positivo della popolazione carceraria che riguarda tutta l’Emilia Romagna e che, almeno a Ferrara, sembra essere iniziata tra 2013 e 2014: lo scorso anno il garante provinciale e comunale dei diritti dei detenuti, Marcello Marighelli, aveva già parlato di una situazione in miglioramento, e i numeri forniti ieri durante la presentazione del progetto sportivo con il Coni confermano l’andamento: “Ad oggi detenuti in totale sono 303, circa 280 quelli in regime di detenzione ordinaria”, ha affermato Paolo Teducci, commissario del reparto di Polizia penitenziaria della casa circondariale estense. Il numero si è dunque abbassato notevolmente rispetto a qualche anno fa, anche se rimane superiore alla capienza regolamentare fissata in 228 unità.

I garanti regionale e provinciale dei diritti dei detenuti Desi Bruno e Marcello Marighelli

I garanti regionale e provinciale dei diritti dei detenuti Desi Bruno e Marcello Marighelli

“L’allarme sovraffollamento è cessato – commenta la garante regionale dei diritti dei detenuti Desi Bruno -: in Emilia Romagna siamo a norma e dentro gli standard definiti dalla Corte europea. Ora – prosegue – non ci sono più alibi: dobbiamo occuparci delle attività di recupero, di socializzazione, sport, lavoro e tutto il resto e l’iniziativa del carcere di Ferrara (quella con il Coni, ndr) può essere un esempio per tutte gli altri della regione”.

Teducci non ha fornito dati dettagliati, gli ultimi in tal senso (forniti a Estense.com dal Garante regionale) sono riferiti al 19 febbraio scorso: su 301 detenuti, 167 sono italiani e 134 gli stranieri (56 provenienti dall’Unione Europea, 70 dall’Africa, 4 dall’Asia e 4 dal continente americano).

Meno recenti ma ancora più dettagliati i numeri di qualche mese fa ‘fotografati’ l’8 ottobre 2014 durante la visita del garante dei detenuti di Ferrara: su 294 detenuti totali a quella data, 134 erano stranieri e 160 italiani. Fra loro 209 condannati, 35 in attesa di giudizio, 3 ammessi al regime di semilibertà, 12 ergastolani e 25 i “collaboratori di giustizia”. Nessuna donna fra i detenuti, mentre rimane alto – anche se in calo rispetto al 2012 quando erano 101 – il numero dei tossicodipendenti che, a ottobre dello scorso anno, erano 82.

Il calo del numero di ospiti della casa circondariale rende migliore anche il rapporto con gli operatori di Polizia giudiziaria, pur rimanendo in sottonumero rispetto al fabbisogno e pur rimanendo delle  difficoltà: al momento sono 193 quelli in servizio. In media una guardia ogni 1,55 detenuti, ma bisogna tenere conto che, ovviamente, gli agenti non sono in servizio 24 ore su 24 ma rispettano (al netto degli straordinari) turni da 6 ore al giorno. “Non sono in soprannumero – conferma Bruno – ma la situazione è sicuramente migliore di qualche anno fa, inoltre si sta anche introducendo la sorveglianza dinamica che dovrebbe contribuire ad alleggerire un po’ il carico”.

 

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