“La notte non fa più paura – Terremotati”, opera prima del regista Marco Cassini, ormai è pronta. Manca veramente poco: tra alcune settimane la post produzione sarà terminata e il film completato. “Sono e sono stati mesi veramente intensi – spiega Cassini –. Le sessioni di montaggio si sono susseguite senza tregua ma ora sentiamo di essere veramente alla fine di una tappa del percorso e ne siamo orgogliosi, anche se – precisa – il traguardo è ancora lontano”. Un traguardo però è già stato raggiunto: il film prodotto dall’associazione culturale ferrarese “Da Ferrara alla luna” e ambientato durante i giorni del terremoto d’Emilia del 2012, verrà proiettato in esclusiva all’istituto Italiano di Cultura di Bruxelles il prossimo 29 aprile.

Girato in appena dieci giorni e con un budget veramente limitato, “La notte non fa più paura” porta sul grande schermo i tumultuosi giorni di quel maggio di ormai tre anni fa. I protagonisti, Leonardo (Stefano Muroni) e Giulio (Walter Cordopatri), sono due ragazzi, due colleghi. Lavorano nella stessa fabbrica, vivono nello stesso paese, attraversano le stesse campagne ma non è stato sempre così. Giulio infatti arriva da lontano, ha lasciato la sua terra d’origine per cercare lavoro.

Con la parola “terremotati” quello che si vuole rappresentare è anche una sorta di instabilità sociale, una posizione, una sicurezza che si fatica a trovare. Si vacilla sempre e per questo si è terremotati, terremotati sociali. Ad un certo punto, tra crisi economica, pagamenti arretrati e storie private che si trascinano, la terra trema e porta via tutto.

Il film realizzato grazie al contributo di tantissime persone che hanno scelto di sostenere il progetto anche attraverso una campagna di crowdfunding, si ispira a fatti realmente accaduti e ha l’ambizione di raccontare le piccole grandi storie della gente comune. Quella stessa gente che nonostante tutto, malgrado il terremoto, le calamità naturali o le difficoltà quotidiane, trova la forza e il coraggio per andare avanti perché “La notte non fa più paura”.