Cronaca
28 Febbraio 2015
Bizzarri: “Potremmo invitare tutti nostri cittadini a chiudere i loro conti presso le Poste”

Uffici postali a rischio, sindaci pronti al boicottaggio

di Redazione | 4 min

Leggi anche

I carabinieri lo fermano, fugge e poi li aggredisce

Un cittadino nigeriano, fermato per un controllo di routine alla circolazione stradale, ha cercato di fuggire dai carabinieri di Copparo. Raggiunto, ha tentato di malmenare i due militari che, tuttavia, sono riusciti a vincere la sua resistenza, arrestandolo

Tre ferraresi nuovi Maestri del Lavoro

Tre ferraresi sono stati nominati quest’anno “Maestri del Lavoro” e riceveranno l’ambita onorificenza della Stella al merito del lavoro. Si tratta di Tiberio Bonora e Maria Chiara Ferrari, dipendenti di Basell Poliolefine Italia, e di Sergio Grigatti, dipendente di Enel Green Power

Corteo del 25 aprile. La Resistenza vive

Oltre duecento persone al corteo organizzato dal centro sociale La Resistenza. Dal parco Coletta a piazza Castello studenti e lavoratori di ogni età hanno intonato insieme “Bella Ciao” e altri canti antifascisti.

unnameddi Marcello Celeghini

Masi Torello. Sarà battaglia per evitare la chiusura tout court di alcuni uffici postali in provincia. I sindaci dei comuni interessati dalle chiusure e la Provincia si stanno mobilitando, con tutte le armi in loro possesso, per portare Poste Italiane ad un tavolo di confronto che conduca a scelte condivise e meno drastiche. A questo proposito, in mattinata i primi cittadini e i rappresentanti istituzionali dei territori coinvolti si sono dati appuntamento nella Sala Consiliare del Comune di Masi Torello per sottoscrivere un testo comune che sarà mandato a Regione, Governo, Anci e parlamentari ferraresi.

Sono quattro gli uffici postali che nei prossimi mesi dovrebbero abbassare una volta per tutte le saracinesche in provincia. Si tratta di Masi S. Giacomo, Marozzo di Lagosanto, Montesanto di Voghiera e Reno Centese. Altri tre uffici, dei 101 che attualmente coprono tutto il territorio ferrarese, vedranno un’apertura ad orari ridotti (Ruina, Alberone di Ro e Anita). Una decisione calata dall’alto che fa infuriare i sindaci che ipotizzano addirittura di ‘boicottare’ Poste Italiane nei propri territori facendo chiudere i conti postali ai cittadini in segno di protesta nei confronti di“una società che si comporta come privata pur svolgendo un servizio pubblico”. La giustificazione di Poste Italiane è stata di non essere una onlus e in quanto spa deve sottostare alle regole del profitto e che ora, nel terzo millennio, tutti i servizi ai cittadini sono in rete, utilizzabili anche da tablet e smartphone…. vallo a spiegare agli ultra ottantenni che normalmente di buon mattino puntuali attendono l’apertura dell’ufficio postale.

C’è già una data per la chiusura di Masi S. Giacomo e Montesanto: il 13 aprile prossimo. “Nel nostro comune- spiega il primo cittadino masese Riccardo Bizzarri- abbiamo già raccolto oltre quattrocento firme di cittadini di ogni età e anche di molte aziende per salvare l’ufficio di Masi S. Giacomo che svolge nella frazione anche un ruolo di aggregazione sociale. Tra i due Masi, è vero, ci sono solo tre chilometri ma c’è una separazione fisica rappresentata dalla Superstrada e dal cavalcavia. Ora, penso agli anziani di Masi S. Giacomo, come faranno a spostarsi in sicurezza per andare a prendere la pensione senza l’ombra di mezzi pubblici che colleghino i due centri del Comune? È chiaro che si presenterà anche un problema di sicurezza. Il nostro obiettivo di sindaci di un singolo territorio sta- continua Bizzarri- non nel riuscire a cambiare un piano nazionale di tagli di un’azienda come Poste Italiane, ma bensì quello nell’ arrivare a sederci attorno ad un tavolo e trovare una soluzione condivisa che scongiuri la chiusura degli uffici, magari optando per una riduzione degli orari o la chiusura a giorni alterni. Siamo pronti ad azioni eclatanti, infatti i nostri cittadini e le nostre aziende potrebbero chiudere in massa i conti presso le Poste”.

“Questa vicenda dimostra quanto sia sbagliato l’approccio che le Poste hanno nei confronti delle varie comunità – commenta il vicepresidente della Provincia Nicola Rossi-. Non ci stiamo ai tagli calati dall’alto, se si pensa ad un ridimensionamento di alcuni uffici è necessario sedersi ad un tavolo di confronto in cui non vengano mai dimenticati i bisogni della popolazione, specialmente di quella anziana che per motivi logistici non si può muovere più di tanto. Il territorio ferrarese tutto, anche i comuni per ora non coinvolti da chiusure, deve dimostrarsi compatto nel rispingere questa decisione. Se si capisce che Ferrara è un territorio compatto ed ostico prima di effettuare altri tagli in futuro Poste Italiane ci penserà molto bene”. Stesso pensiero anche della prima cittadina voghierese. “Le Poste da alcuni anni si comportano in modo paradossale- sottolinea il Chiara Cavicchi- pur comportandosi come una Spa a tutti gli effetti continuano ad avere agevolazioni, ad esempio nei canoni di locazione, come se fosse un ufficio dello stato”.

Ancor più veemente la critica del sindaco di Ro Antonio Giannini. “Dicono che si fa tutto su internet? Vediamo qual è la copertura e l’efficienza della rete internet sui nostri territori”. Preoccupazione che è sentita forte anche dal sindaco di Lagosanto Maria Teresa Romanini che, con la chiusura dell’ufficio di Marozzo, vede impoverirsi anche l’Ospedale del Delta. In rappresentanza dei comuni di Cento e Argenta erano presenti la capogruppo di maggioranza Marcella Cariani e l’assessore Sandro Borea che tengono a ribadire la centralità degli uffici postali nelle frazioni come punti aggregazione e di socializzazione.

Grazie per aver letto questo articolo...
Da 18 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com