Politica
4 Febbraio 2015
Calvano: "Eravamo certi della sua onestà, ora proseguiamo ancora più sereni"

Inchiesta ‘spese pazze’, arriva l’archiviazione per Bonaccini

di Redazione | 2 min

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Recuperato a Ferrara un dipinto del XVI secolo rubato in Francia nel 1981

Fra i 10.798 beni d'arte recuperati nel 2023 dai Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale (Tpc) di Bologna, per un valore complessivo stimato in oltre 11,5 milioni di euro, figura anche un'opera ritrovata in aprile a Ferrara e ricercata dal 1981 (un dipinto del XVI secolo), dopo il furto perpetrato presso la chiesa di Jonars Pontchartrin Di Yvelines (Francia)

unnamed (3)Il giudice per le indagini preliminari ha accolto la richiesta della procura di Bologna di archiviare la posizione del presidente della Regione Stefano Bonaccini in merito all’inchiesta “spese pazze” sull’uso dei fondi dei gruppi consiliari in via Aldo Moro durante la passata legislatura.

Bonaccini era indagato (come altri 42 consiglieri) per peculato con gli inquirenti che gli contestavano spese per poco più di 4mila euro: a settembre, l’allora candidato alla carica di presidente, aveva chiesto di farsi sentire e poco dopo era arrivata la richiesta di archiviazione da parte della procura.

“Ho appreso con soddisfazione dal mio legale professor Manes – dichiara il presidente – dell’avvenuto deposito del decreto di archiviazione disposto dal Gip del Tribunale di Bologna, dottor Pansa, in relazione all’indagine sulle “spese consiliari” che si è svolta anche nei miei confronti”. “Ho sempre avuto piena fiducia nell’operato della Magistratura – spiega Bonaccini – e questa fiducia non è mai stata posta in discussione dagli accertamenti svolti. D’altronde la mia serenità nasceva dalla consapevolezza di aver sempre agito nel pieno rispetto delle regole e in assoluta trasparenza, ispirandomi al principio di massima sobrietà, anche ed anzitutto nell’utilizzo dei fondi pubblici”.

“La notizia dell’archiviazione per il presidente Stefano Bonaccini non può che essere accolta con soddisfazione da tutto il gruppo del Partito Democratico dell’Emilia-Romagna”, commenta Paolo Calvano, segretario provinciale del Pd e capogruppo del partito nell’assemblea legislativa emiliano-romagnola. “Il Presidente aveva subito chiesto di chiarire la sua posizione, dimostrando fiducia nell’operato della magistratura e consapevolezza della piena correttezza del proprio operato. Eravamo certi dell’onestà di Stefano Bonaccini e del suo comportamento sempre ispirato alla sobrietà dei comportamenti. Con l’uscita formale di Bonaccini dall’inchiesta possiamo continuare con ancor più serenità ad impegnarci assieme a lui per il rilancio e lo sviluppo della nostra Regione”.

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