Economia e Lavoro
28 Gennaio 2015
Uiltec e Uiltrasporti invocano trasparenza e chiedono di discuterne di fronte a un piano industriale

Fusione Cmv, Area e Soelia: ‘Perché tutto tace?’

di Redazione | 3 min

area camion rifiutiSulla possibile fusione di Cmv con Area e Soelia, annunciata alla vigilia delle festività natalizie, è calato improvvisamente il silenzio. Uiltec-Uil e Uiltrasporti-Uil chiedono però di discuterne, nelle sedi opportune, avendo di fronte un vero piano industriale.

Non vogliono accontentarsi, insomma, delle dichiarazioni di fine anno su un possibile riassetto delle principali ‘multiutility’ presenti nel territorio provinciale. Tutto era iniziato a Cento, quando in occasione della cosiddetta giornata della “trasparenza” il gruppo dirigente della Cmv aveva rappresentato la possibile nascita di una nuova società per la raccolta dei rifiuti, attraverso la fusione della stessa Cmv con Area e Soelia. Nella stessa occasione era stata prospettata la riorganizzazione di alcune attività di Cmv e di Area nel settore dell’energia e dell’impiantistica in un’ulteriore nuova società.

“A stretto giro di posta – raccontano i sindacalisti – il sindaco di Ferrara, nonché presidente della Provincia, veniva coinvolto in un giudizio a mezzo stampa sull’operazione, senza per l’altro esporsi e lasciando aperta la strada alle più diverse interpretazioni. Allo stesso tempo, però, le Amministrazioni comunali di Argenta e Comacchio, date come probabili se non certe partecipanti all’operazione, si smarcavano e definivano affrettate le dichiarazioni del gruppo dirigente di Cmv.

“Cittadini, lavoratori e sindacato – aggiungono Uiltec-Uil e Uiltrasporti-Uil – si chiedono ora, abbondantemente superata la pausa natalizia, come mai sia calato il silenzio su tutta la vicenda. Ancora una volta, purtroppo secondo noi, la politica sta perdendo un’occasione per dare e offrire risposte certe a un problema, quello dell’aggregazione delle società di pubblica utilità, che meriterebbero un approccio più deciso e responsabile”.

Di fronte a queste prese di posizione di non facile comprensione, per i due sindacati di categoria le priorità da perseguire continuano a essere ovviamente solo la “salvaguardia dei posti di lavoro e il mantenimento di servizi efficienti da prestarsi a costi contenuti e coerenti con gli obiettivi di equità sociale del servizio pubblico”, ottibili principalmente “attraverso un percorso in cui emergano in modo realmente trasparente le opportunità, e per noi sono tante, derivanti da questo progetto di aggregazione”. “Opportunità – spiegano – da cogliere non solo in termini di sinergie e efficientamenti organizzativi, là dove la dimensione “provinciale” delle nuove imprese potrebbe allinearsi e adattarsi meglio alle esigenze del territorio, ma soprattutto nella capacità di offrire servizi completi e realmente integrati. Servizi che siano tra l’altro finalmente in grado di sviluppare e favorire la nascita e il consolidamento di nuove filiere e attività produttive, con riciclaggio ed efficienza energetica in primo piano”.

E’ per questo che Uiltec e Uiltrasporti vorrebbero poter discutere di un vero e proprio piano industriale in una sede opportuna, dove formalizzare gli obiettivi da raggiungere, le modalità e le tempistiche. “Solo così – concludono – il sindacato sarebbe messo nelle condizioni di esprimere un giudizio sulla sostenibilità sociale del progetto e sulla reale capacità di garantire una risposta occupazionale a tutti, e sottolineiamo tutti, i lavoratori coinvolti”.

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