Cento. Cmv Servizi è pronta allo sprint per far diventare il consorzio “Terra Acqua Ambiente” formato con Soelia e Area un vero gigante la gestione dei servizi ambientali nei comuni della provincia di Ferrara.
È quanto è emerso venerdì durante l’operazione trasparenza della Cmv Servizi di Cento dove il Cda della multiutility ha svelato a cittadini, amministratori locali e dipendenti i conti e, soprattutto, i progetti per il futuro. L’obiettivo della costituzione – o, meglio, della concretizzazione – del gigante aziendale è stato indicato dal direttore generale Daniele Ceccotto e confermato poi dal sindaco di Cento Piero Lodi, socio di maggioranza con oltre l’80% delle azioni.
Il piano industriale 2015-2017 vede dunque come primo punto l’accorpamento delle attività e delle risorse dei tre operatori nel settore dei servizi ambientali, già avviato nel 2011 con la creazione del consorzio Terra Acqua Ambianete (Taa) per poter mantenere l’affidamento in house dei servizi per almeno altri 15 anni dopo la scadenza del contratto fissata al 2017. L’idea esternata da Ceccotto è quella di creare una società a partecipazione diretta dei Comuni della provincia (esclusa Ferrara, almeno per il momento) che avrebbe trovato anche l’interesse del Comune di Comacchio, contrario invece al semplice consorzio tra aziende.
Tutto però alla condizione che nasca anche una seconda società formata da Area e Cmv Energia per la vendita nel territorio di gas ed elettricità, oltre che gestire le discariche della provincia e il trattamento dei rifiuti organici e anche la produzione di energia dai rifiuti rinnovabile da immettere in rete. Un modo questo, almeno negli intenti, anche per riassorbire la forza lavoro che non troverebbe più spazio dopo la fusione tra le tre società ora consorziate.
Sempre in ottica futura, annunciato per il 2015 il passaggio dalla Tari alla Tariffa a corrispettivo (o tariffa puntuale) nei comuni di Cento, Bondeno, Mirabello, Sant’Agostino e Vigarano Mainarda. Sempre il 2015 dovrebbe essere l’anno in cui verrà modificato lo statuto della società per dare peso identico a tutti i Comuni soci.
Tornando, infine, ai conti, Cmv ha dichiarato un utile (pre-imposte) di 180mila euro al 30 settembre, 70mila in più rispetto al previsto, ma evidenziando il danno dovuto ai ritardi di fatturazione verso i Comuni (per tardiva approvazione delle tariffe per il 2014) e anche da una mancata entrata dalla Tia che ha portato l’azienda a registrare crediti per 5.462.412 euro che verranno riscossi da Equitalia nel prossimo anno.