Cronaca
12 Gennaio 2015
Parte la campagna educativa sui temi della scocialità in rete, dell’adescamento online e sull’importanza della privacy

“Una vita da social”: la polizia torna a scuola contro il cyberbullismo

di Redazione | 3 min

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DSC_0318Riparte da Piazza del Quirinale a Roma, per poi estendersi a Ferrara e a numerosi capoluoghi italiani, la più importante e imponente campagna educativa itinerante realizzata dalla Polizia di Stato in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e l’ Autorità Garante per l’infanzia e l’adolescenza, sulla sensibilizzazione e prevenzione dei rischi e pericoli della Rete. Un progetto al passo con i tempi delle nuove generazioni che nel corso della 1^ edizione ha raccolto un grande consenso: gli operatori della Polizia Postale e delle Comunicazioni hanno incontrato circa 100mila studenti nelle piazze e 400mila nelle scuole, 15mila genitori, 8mila insegnanti per un totale di 1.800 istituti scolastici, 9mila km percorsi e 42 città raggiunte sul territorio, con una pagina facebook da oltre 400mila visualizzazioni settimanali sui temi della sicurezza online.

Ancora una volta Aziende come Facebook, Italiaonline, con i portali Libero.it e Virgilio.it, Fastweb, FireEye, Google, H3G, Microsoft, Telecom Italia, Twitter, Norton by Symantec, Skuola.net, Vodafone, ind, Youtube, Scania, Continental, ItalWork e RDS 100% Grandi Successi “radio ufficiale dell’evento” insieme alla Polizia di Stato per un solo grande obiettivo: ”fare in modo che i gravissimi episodi di cronaca culminati con il suicidio di alcuni adolescenti ed il dilagante fenomeno del cyberbullismo e di tutte le varie forme di prevaricazione connesse ad un uso distorto delle tecnologie, non avvengano più”.

Da Roma a Milano, passando Ferrara e decine di città italiane, gli operatori della Polizia Postale e delle aziende, attraverso un truck allestito con un’aula didattica, incontreranno studenti, genitori e insegnanti sui temi della sicurezza online con un linguaggio semplice ma esplicito adatto a tutte le fasce di età. A Ferrara l’incontro è previsto per il 26 maggio 2015 in una Piazza del centro che verrà individuata assieme al Comune.

I social network sono ormai diventati uno strumento di comunicazione del tutto integrato nella quotidianità dei teenager. Tra i motivi principali che spingono i ragazzi all’uso dei social, ci sono infatti il desiderio di informarsi sia sulle notizie (59%) che su quanto accade ai propri amici e conoscenti (51%) ma anche sostituire per ragioni di risparmio economico telefonate ed e sms (44%). Quasi l’85% degli studenti appartiene ad un gruppo classe su WhatsApp che per la maggior parte di loro costituisce uno strumento equivalente al tradizionale gruppo di studio.

Non stupisce quindi che nove ragazzi su dieci abbiano uno smartphone con accesso internet in mobilità. Tra questi oltre il 60% accede ai social mentre si trova a scuola e quasi la metà di loro anche in presenza di un docente. Oltre la metà degli intervistati trascorre sui social network più di un’ora al giorno. Globalmente un ragazzo su quattro si dichiara sempre connesso, rispondendo prontamente ad ogni notifica proveniente da smartphone, tablet o pc. Circa 12 mesi fa il dato degli “always-on” era di poco inferiore a uno su tre.

Da questo deriva la necessità di disporre sempre di una connessione internet. Quando viene a mancare, un giovane su sei ammette di provare un senso d’ansia e di prodigarsi per ristabilire subito l’accesso alla rete, mentre la metà degli intervistati vive questa situazione con fastidio ma senza fretta di riconnettersi. Preoccupa in maniera più forte il fenomeno del cyberbullismo: circa 2 ragazzi su 3 ritengono che fenomeni di questo tipo siano in aumento. Infatti la metà di loro ha avuto esperienza diretta o indiretta di fenomeni di questo tipo.
Per questo motivo quattro ragazzi su cinque accoglierebbero con favore incontri con esperti per formare gli studenti all’uso dei social.

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