Sport
21 Dicembre 2014
Sconfitta al Palaverde 67-55, coach Martelossi: "Loro in un ottimo momento e noi veniamo da un periodo non semplice"

La Mobyt si arrende alla forza di Treviso

di Redazione | 5 min

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unnamed (3)Che Ferrara non andasse a giocare la più facile delle gare, lo si sapeva in partenza. Per quanto il battistrada del campionato avesse accusato qualche battuta d’arresto nelle precedenti gare, Treviso rimane una corazzata non semplice da affondare.

Magari una Mobyt appena migliore avrebbe quanto meno potuto scalfirne la chiglia, invece niente o davvero pochino. Sì perché Ferri e compagni non hanno fatto vedere esattamente buone cose sul parquet di un tempio del basket come il Pala Verde. Difesa non al top e attacco non efficace, contro una formazione lunga, che può permettersi ampie rotazioni senza perdere qualità nelle giocate. Treviso ha giocato duro in difesa, mettendo moltissima pressione agli estensi ed ha attaccato bene, con i due americani che hanno capitalizzato 41 punti in 2, mentre Ferrara dal suo duetto a stelle e strisce ha colto 17 punti, causa la parziale indisponibilità di Huff, tutti marca Hasbrouck, che peraltro stasera non è incappato nella migliore delle sue giornate. Diventa difficile quindi andare a giocare nella tana del leone senza un americano e con il miglior realizzatore e difensore in serata di evidente appannamento, diventa difficile fare canestro stando sempre fuori dall’area e dovendo rinunciare ai cesti di Benfatto, decisamente fuori fase. L’imbarazzante 2/13 ai liberi pesa poi come un macigno quando si perde di 12 e quando in alcuni momenti ci si è andati quasi quasi vicino (23-20, 33-27).

Ferrara si è ridestata nell’ultimo quarto, capitalizzando un mini break di 12-2 nei primi minuti, per il resto notte fonda, con poche luci. Qualche fiammata di Amici e Casadei, Castelli che ha provato un po’ a lottare, ma che per la Moby non fosse serata si era compreso già dall’avvio. Travolta dalla carica di Williams e Powell e braccata dalla difesa, Ferrara è già sotto 11-2 dopo 5’. Benfatto si accomoda in panca, a muso duro con Martelossi, Pipitone prova a lottare, ma sotto canestro si fa a sportellate e i fischietti fischiano poco per gli estensi. Ci mette un po’ di energia Amici, ma troppo poco per venire fuori dalle sabbie mobili.
Nel secondo quarto Martelossi si affida alla panchina, più Hasbrouck: Bottioni, Pipitone, Amici, Casadei. Il quintetto operaio trova la quadra e si porta fino a -3 al 14’: 23-20. Sotto canestro ci va Casadei a prendersi qualche botta, fino al ritorno in campo di Benfatto, che qualcosina in più capitalizza, ma Rinaldi è ostico da fermare, per non parlare di Powell e intanto dalla linea della carità i punti continuano a non arrivare.
Nonostante tutto Ferrara va all’intervallo lungo sotto di 6: 33-27 e si potrebbe pensare che tutto è ancora da giocare, ma il terzo quarto biancazzurri è un horror movie: 6 punti soli segnati, 2 punti nei primi 5’di assolo Treviso: Powell, Rinaldi, Fabi che ruba palla, va in contropiede e segna da 3. La Mobyt è paralizzata, Williams è libero di scavare il solco insieme a Powell, decisamente on fire. I due americani ne segnano 14, fino al -24 del 29’: 55-31.

A sorpresa, quando le lancette cominciano gli ultimi 10’ di giro, la Moby ha un sussulto di vita e nell’ultimo quarto ci mette quello che non ha messo per 30’. Stringe le maglie e va a segno. Un mattonino da parte di tutti: Castelli, Casadei, Ferri ed Hasbrouck da fuori, ma ci pensa Rinaldi a ricordare a Treviso dove sta il canestro; Benfatto se lo perde un paio di volte e il centro non perdona. Ferri e Amici ci credono ancora, segnano una bomba a testa, ma niente da fare per Ferrara che non riesce proprio a contenere la De Longhi per più di qualche minuto di fila. Sono già titoli di coda, ci mettono la ciliegina Fabi e Powell con un 4/4 ai liberi, Treviso almeno, dalla lunetta li ha segnati.

unnamed (1)Nel dopo gara coach Martelossi si presenta ai taccuini per analizzare la sconfitta della sua Mobyt: “Non abbiamo fatto una buona partita per due motivi. Il primo è che sono cose che capitano dopo il cambio dell’allenatore, il secondo è che Treviso è in un ottimo momento: forte, al completo e affamata, dopo tre sconfitte su quattro gare. Questa era la base di partenza. E’ chiaro che non possiamo vincere la partita se giochiamo sul loro terreno preferito, – prosegue il tecnico – ovvero andare a ritmo controllato e giocare in maniera fisica. Non siamo stati all’altezza e ci siamo pure lamentati. Non possiamo lamentarci degli arbitraggi, ma dobbiamo giocare. E’ chiaro che ci sono stati momenti in cui abbiamo giocato una pallacanestro discreta, soprattutto in difesa. Non abbiamo mai concesso situazioni facili, tranne quando sono scappati via. E abbiamo sbagliato tiri aperti quando stavamo rimontando. La verità è che, nonostante il campionato sia equilibrato, in questo momento non siamo competitivi contro la prima della classe”.

CLASSIFICA:

Ravenna, Treviso 20 – Reggio Calabria, Treviglio 18 – Tortona, Recanati 16 – Ferrara, Chieti, Legnano, Imola, Omega 12 – Scafati 10 – Latina, Roseto, Matera 8 – Piacenza 6

TABELLINO

De Longhi Treviso: Williams 18, Pinton, Malbasa, Fabi 7, Busetto, Cefarelli, Fantinelli 2, Powell 23, Rinaldi 12, Negri 5, Vedovato – All. Pillastrini

Mobyt Ferrara: Huff, Bottioni, Castelli 4, Amici 11, Ferri 6, Casadei 6, Benfatto 9, Pipitone 2, Verrigni, Proner, Girelli, Hasbrouck 17- All. Martelossi

(19 – 13) (33 – 27) (55 – 33) (67- 55)

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